
Il ristoratore empolese indagato per aver ucciso il 23enne Muhammad Dramè sulla variante della 429 a Molin Nuovo, nega di essere stato lui ad investire il ragazzo. A darne notizia è il quotidiano La Nazione. Il ristoratore è accusato di omicidio stradale. Il mezzo, con all'interno uno zainetto con gli effetti personali dell'uomo. è stato trovato nei pressi dell'incidente e sequestrato. All'attenzione degli inquirenti vi è una 'rigata' sulla fiancata che potrebbe essere compatibile con la bicicletta del 23enne. Ma l0indagato rigetta ogni accusa e dà la sua versione dei fatti: da quanto si apprende avrebbe riferito di essersi fermato sul ciglio della strada perché temeva di essere fermato dai carabinieri, ma che non avrebbe niente a che fare con l'investimento del ciclista. Adesso la difesa annuncia di rivolgersi al Riesame per gli atti della procura, e annuncia anche la nomina di un consulente di parte per la perizia sul furgone. Riguardo le abrasioni sulla carrozzeria, infatti, la difesa vuole vederci chiaro e dimostrare che non sono compatibili con un eventuale colpo alla bicicletta del 23enne. In questo quadro si inseriscono gli imminenti risultati dell'autopsia che stabiliranno l'ora del decesso: questo ulteriore dettaglio potrebbe essere fondamentale per collegare l'indagato all'investimento o al contrario avvalorare la sua versione dei fatti.
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