Aperta procedura di licenziamento alla Bekaert per oltre 200 lavoratori, la Cgil: "Inaccettabile"

“Visto come Bekaert si è comportata nei mesi scorsi non ci meraviglia il fatto che ora apra la procedura di licenziamento per gli oltre 200 lavoratori di Figline. Certo ci saremmo aspettati che avesse il buon gusto di aspettare di aver fatto l’incontro al Ministero dello Sviluppo Economico. E a proposito di Mise chiediamo un maggior impegno del ministero. La chiusura definitiva di quello stabilimento non è solo uno strappo insopportabile per i lavoratori, lo è per un intero territorio e per la comunità che vi abita, quello stabilimento deve vivere, va reindutrializzato. Questa situazione mi fa anche dire che le Associazioni di Impresa dovrebbero svolgere fino in fondo il proprio ruolo sociale e politico e non limitarsi ad ascoltare e riportare le scelte delle aziende”: lo dichiara la segretaria generale della camera Metropolitana del Lavoro Paola Galgani.

Sulla vicenda interviene anche la segretaria generale dellla Cgil Toscana Dalida Angelini che stigmatizza il comportamento della multinazionale Bekaert.

E’ inaccettabile che Bekaert voglia stare al tavolo di trattativa e partecipare agli incontri in sede governativa con la pistola del licenziamenti puntata alla tempia dei lavoratori. Come Cgil Toscana saremo al loro fianco e ci adopereremo a che intorno alla loro battaglia per il lavoro, per il loro futuro e quello delle loro famiglie si costruisca il massimo delle mobilitazione possibile certi di ritrovare tutti quelli che erano in piazza, cittadini, istituzioni, il 29 giugno dello scorso anno”: questa la sua dichiarazione.

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