Contrasto allo spaccio di droga, Confesercenti Firenze: "Necessari più uomini e nuove norme"

La nostra associazione di categoria, coerentemente con quanto sostenuto negli ultimi giorni sulla questione, condivide e raccoglie l’appello del Sindaco Dario Nardella: sul contrasto alla spaccio di droga (e non solo, anche stamattina si è verificata una bruttissima aggressione in viale Aleardi), una città come Firenze non può continuare a essere ostaggio di tali incresciose situazioni.

Ciò non significa non riconoscere il grande sforzo che istituzioni preposte al controllo del territorio e forze dell’ordine fanno h24: tutti noi che viviamo la città tocchiamo con mano questo impegno e ci rendiamo conto di  quali costi esso comporti anche in termini di sacrificio personale degli addetti.

Ciò non toglie che simili sforzi non risultino poi sempre essere premiati, almeno in termini di risultati finali raggiunti e consolidati.

Ecco, su questo, anche provando ad andare oltre la palese diversità di giudizio che possono esservi tra  istituzioni, occorrerebbe aprire, a nostro giudizio, una seria riflessione.

Bisogna necessariamente farlo per comprendere come mai l’impegno quotidiano delle forze dell’ordine non si traduce sempre in risultati immediati nel contrasto a quella rete di spacciatori e di piccoli delinquenti spesso conosciuti e segnalati anche dalle attività commerciali e professionali.

Sicuramente è necessario un rafforzamento vero e tangibile degli organici delle forze dell’ordine, commisurato ad una città che ospita 14 milioni di turisti e quotidianamente, anche  decine di migliaia di pendolari.

Cominciamo a ritenere però che il problema non sia risolvibile solo attraverso un incremento degli organici, ma anche con l’adozione di nuovi strumenti di carattere normativo.

Da una nuova e ritrovata collaborazione tra istituzioni su questo campo, potrebbero scaturire soluzioni interessanti.

Non solo con una nuova spinta verso nuovi disposizioni normative che, a carattere nazionale, introducano (finalmente) nuovi elementi di certezza del diritto poi uniformemente applicabili dalla magistratura competente.

Ma, restando ancorati al locale, possiamo anche dire che, se si ritiene, per esempio, che il regolamento di polizia municipale debba essere modificato e rafforzato in modo da coinvolgere diversamente e più efficacemente il Corpo di Polizia municipale occorre rapidamente muoversi  di conseguenza.

Noi commercianti ci riteniamo un segmento di quella società civile che vuole praticare la cittadinanza attiva: ecco perché ci siamo sempre proposti per collaborare e fare rete con i protocolli sulla sicurezza in città.

Anche questo potrebbe essere un nuovo strumento da affinare e mettere in sinergia con le proposte summenzionate per una azione davvero incisiva contro spaccio e criminalità quotidiana.

Fonte: Confesercenti Firenze - Ufficio stampa

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