
Carissimo Sindaco,
A malincuore stasera Lei vedrà i banchi vuoti dell'opposizione. Amara questa scelta visto che siamo persone che rispettano le istituzioni, determinati assertori del fair play e del confronto politico leale. Più volte abbiamo dimostrato che non agiamo con pregiudizi ideologici e anteponiamo l'interesse di Vinci a quello personale. Abbiamo trovato spesso un interlocutore corretto ed intelligente nel capogruppo Marzocchini che è sicuramente un uomo equilibrato e di mediazione. Abbiamo apprezzato l'apertura mentale di alcuni vostri giovani esponenti tra i quali spicca Giulio Vezzosi.
A nostro avviso questa mozione, che avevamo chiesto di poter condividere in un momento solenne per il grande rispetto verso Liliana Segre non solo quale vittima dell'infamia dei campi di concentramento ma anche quale grande donna di alto spessore umano e di alto profilo politico, si trasforma null'altro che in una pretestuosa strumentalizzazione politica, maldestra e a tratti ridicola. Nella mozione di conferimento della cittadinanza avevamo semplicemente chiesto di togliere ogni riferimento alla commissione da lei presieduta. Questo perché non volevamo che questo atto assumesse un taglio politico divisivo su quello che invece dovrebbe essere un atto unificante verso la persona in questione. Oltretutto la commissione Segre non si è mai riunita, non ha potuto far nulla. Ci chiediamo pertanto quale fosse l'opportunità di far riferimento a una commissione al momento soltanto teorica. Quale è l'obiettivo del conferimento della cittadinanza? Rendere omaggio a una persona straordinaria oppure strumentalizzare l'occasione trasformandola in propaganda politica da quattro soldi? Questo ci rende perplessi. Osserviamo con piacere che una parte della maggioranza è più illuminata e l'abbiamo vista possibilista. Sullo sfondo permane purtroppo chi antepone l'arroganza di fondo di chi vive avvelenato dall'ideologia.
La Lega aveva presentato una mozione che andava oltre qualsiasi passerella chiedendo esplicitamente di schierarci tutti a fianco del popolo e dello stato d'Israele. Su un tema così delicato la maggioranza ha deciso di cancellare la frase " gloriosa Resistenza nel preservare l'unica democrazia del Medio Oriente "riferita alla lotta quotidiana degli israeliani per la sopravvivenza. Sempre questa maggioranza ha aggiunto un chiaro riferimento a non erigere muri ( riferendosi palesemente alla struttura difensiva costruita per garantire la sicurezza da infiltrazioni terroristiche) rimuovendo qualsiasi riferimento a confini solidi e dunque riducendo l'intera mozione a prospettare un mero patto di amicizia con la città di Gerusalemme. Evidentemente emerge la volontà di non accettare questa città come capitale dello Stato di Israele, come oltretutto gli israeliani vorrebbero. E come immaginiamo voglia anche Liliana Segre.
Da quanto emerso nel dibattito osserviamo con preoccupazione l'esistenza di un'anima che tende, soprattutto da parte di alcuni elementi, verso stereotipi filopalestinesi che vedono spesso l'unica democrazia del Medio Oriente come uno stato occupante.
La Lega ritiene che l'unico modo per difendere i valori dell'antisemitismo sia difendere il diritto all'esistenza dello Stato ebraico quale "casa naturale" di un grande popolo che per secoli è stato vergognosamente perseguitato. Per noi i peggiori anti semiti dei tempi moderni sono chiaramente gli antisionisti. Non esistono posizioni intermedie tra chi non difende con forza Israele. Chi non lo fa tradisce le aspettative e le speranze del popolo ebraico e tradisce al tempo stesso la coscienza civile dell'Occidente.
Per questi motivi siamo nettamente contrari, a presentarci ad un consiglio aperto propagandistico, pertanto divisivo e che stravolge un'ottima occasione per un momento d'incontro non ideologico e di alto profilo. Non solo. In commissione è emerso che saranno presenti probabilmente parlamentari ed esponenti di livelli istituzionali superiori. Ci chiediamo quale criterio sia stato adottato per la formulazione degli invitati. L'intento è quello di rappresentare tutti gli italiani oppure soltanto gli esponenti di una determinata parte politica?
Per tutti questi motivi Lei vedrà i nostri banchi vuoti, con grande amarezza. Non accetteremo mai che strumentalizzazioni simili possano essere ratificate dal silenzio e dalla partecipazione dell'opposizione.
Alessandro Scipioni, Paola Morini, Manuela Landi, Cristiano Bianconi, Mariagrazia Bindi
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