
Durante uno dei controlli effettuato a Siena per limitare il contagio da coronavirus, una pattuglia della guardia di finanza ha fermato una auto in sosta all’altezza dello svincolo Siena Est della Tangenziale. Alla guida vi era un uomo residente nel capoluogo che, alla richiesta dei militari sulle motivazioni circa lo spostamento dal proprio domicilio, ha riferito di “aspettare un amico che viene da Asciano in bicicletta”.
A quel punto, la pattuglia operante ha atteso sul posto l’arrivo dell’altro soggetto, il quale, tuttavia, non è mai arrivato, probabilmente accortosi del controllo su strada. Successivi accertamenti effettuati ad Asciano, luogo di residenza del soggetto, hanno permesso di rintracciarlo alla locale stazione ferroviaria, mentre scendeva da un treno proveniente da Siena, senza fornire valide giustificazioni sul motivo del viaggio.
Si è proceduto, pertanto a contestare ad entrambi la violazione del D.L. 25 marzo 2020 n.19 che prevede il pagamento di una somma da 400 a 3.000 euro.
Si rammenta, infatti, che lo spostamento all’interno dello stesso comune è ammesso esclusivamente per “situazioni di necessità”, “motivi di salute” e “comprovate esigenze lavorative”.
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