
Il sindaco di Castelfiorentino Alessio Falorni ha risposto in prima persona all'iniziativa lanciata dall'ANPI 'BellaCiaoinognicasa'. Imbracciata la sua chitarra sul balcone, il sindaco si è quindi improvvisato musicista per cantare la canzone più rappresentativa della Liberazione e della Resistenza italiana: "Non si tratta come spesso si pensa di un canto comunista, ma era una canzone già nota da prima che è stata assunta a inno della Liberazione".
"Sarà un 25 aprile particolare - ha detto il sindaco prima di iniziare -, lo passiamo così in casa, poi ricorderemo i nostri morti con delle corone di alloro", annunciando la celebrazione che si è tenuta oggi a Castelfiorentino in alcuni luoghi del territorio. Il sindaco ha anche ricordato "i partigiani che non ci sono più", in particolare Floriana Garosi, morta lo scorso febbraio.
"La resistenza - ha detto prima di intonare il canto partigiano - è importante che passi dalle parole di chi l'ha vissuta, quando non ci saranno più dovremmo essere noi testimoni contro ogni revisionismo di coloro che si sono schierati contro la Resistenza. Questa non è la festa di una parte della nazione, ciò è profondamente sbagliato, la resistenza è la storia del popolo italiano"
Ecco il canto (a due voci) di 'Bella Ciao' del sindaco Falorni:
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