Palio di Siena annullato per il 2020: non accadeva dal 1944

Dopo la morte del Granduca Ferdinando II, l'epidemia di colera e la Seconda Guerra Mondiale, arriva il coronavirus a compromettere il Palio di Siena. Le carriere del 2 luglio e del 16 agosto per quest'anno non si terranno. La decisione giunge dopo la riunione in municipio, il Palazzo Pubblico, tra il sindaco Luigi De Mossi, il magistrato delle contrade Claudio Rossi, i Priori delle 17 contrade, il decano e il vice decano dei capitani. Inizialmente le Carriere erano state rinviate ad agosto e settembre. Solo degli eventi straordinari hanno causato lo slittamento dell'evento più importante di Siena. La prima volta fu quella del 16 agosto del 1723 per la morte del Granduca Ferdinando II di Toscana mentre nel 1855 fu annullato per l'epidemia di colera. L'ultima volta che a Siena non si sono corsi i Palii è stato nel 1940 e nel 1944 a causa della Seconda Guerra Mondiale.

La solidarietà di Giani

“Solidarietà alla Siena delle contrade che quest’anno non avrà il Palio”. Così interviene il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, dispiaciuto per l’inevitabile annullamento dei Palii 2020, fermati dal Covid-19. “Voglio esprimere la mia vicinanza ai senesi e a tutti gli appassionati di questa grande festa di popolo che non veniva interrotta dalla seconda guerra mondiale, 75 anni fa”. “Si tratta di una decisione storica ed inevitabile – aggiunge Giani – perché il Palio non è solo la corsa dei cavalli ma è festa nelle strade, nei rioni, fatta di vicinanza tra la gente e in questo momento di pandemia non si poteva proprio fare in sicurezza.” Il presidente conclude “garantirò l’impegno della Regione a mantenere viva questa manifestazione unica, visitando appena possibile i musei delle Contrade e rilanciando la candidatura del Palio a bene immateriale tutelato dall’Unesco”.

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