Omicidio di Sasso Pisano, il sindaco di Castelnuovo: "Sconcertati, crimini in aumento"

A due giorni dal delitto avvenuto lo scorso giovedì a Sasso Pisano, frazione di Castelnuovo di Val di Cecina, nel quale è stato ucciso un 36enne di origini albanesi, è lo stesso sindaco Alberto Ferrini a prendere la parola.

"Penso che risultino più chiare alcune circostanze e che si possano elaborare le prime considerazioni - posta Ferrini su Facebook -. Nel colloquio che ho avuto telefonicamente nella mattinata di ieri col Prefetto della Provincia di Pisa abbiamo peraltro convenuto sulla necessità di tenere a inizio settimana la riunione del comitato sull'ordine pubblico e la sicurezza, e quindi credo sia doveroso e opportuno anticipare alla cittadinanza la mia opinione che riporterò in quella sede, nonché di contestualizzare il fatto.

Sulla vicenda in sé indagano le forze dell'erdine e la magistratura. Dobbiamo però rilevare lo sconcerto, la paura e l'indignazione della cittadinanza per una vicenda criminale gravissima e sconvolgente, soprattutto in contesti come i nostri dove eventi di tale portata sono del tutto eccezionali e inauditi.

La stampa nazionale e locale ha aggiunto nuovi elementi. Risulterebbe che la vittima fosse accusata di omicidio nel paese di origine e che poi, non so da quando, né come, né perché risiedesse in Italia e precisamente a Colle Val d'Elsa. Cittadina che dista circa 40 chilometri da Castelnuovo. La permanenza in zona di Elson Kalaveri sembra risalire non soltanto al momento del delitto avendo frequentato anche altri luoghi del circondario. L'incontro con gli autori della sparatoria è avvenuto casualmente a Sasso pisano ovvero per circostanze che non spetta a noi di indagare.

La priorità assoluta - chiarisce il sindaco - è però quella di comprendere se sussistano legami con il territorio.
Anche in considerazione del fatto inoppugnabile, più volte manifestato ufficialmente nelle sedi opportune, che assistiamo ad una crescita di aree di illegalità anche in zone marginali come la nostra. Probabilmente, queste situazioni di illegalità non hanno un legame diretto con il delitto del 18 agosto, ma costituiscono un humus pericoloso per la sicurezza dei cittadini, bene al quale non siamo minimamente disposti a rinunciare.

Come già detto e come i cittadini ben ricorderanno sono state numerose le segnalazioni ufficiali di questo stato di cose, ma non può sfuggire a nessuno che anche quando sono state fermate persone in occasione di iniziative ben condotte dalle forze dell'ordine, non si sono mai prodotte le giuste e severe conseguenze.

Sono interprete della larga volontà dei cittadini nel richiedere ulteriormente azioni mirate, efficaci e determinate su tutta la materia dell'ordine pubblico".



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