
Qualche giorno fa abbiamo espresso il nostro giudizio sul bilancio preventivo 2025 del Comune di San Miniato sintetizzandolo nella frase “cambiano i suonatori ma la musica è la medesima” a significare che il primo bilancio di questa consiliatura, come in passato, appare un libro dei sogni, senza nuove idee, né scatti propulsivi, con l’aggiunta di un atteggiamento reticente su alcune importanti partite finanziarie.
Fermo rimanendo il nostro inziale giudizio, alcune indicazioni fornite dalla Giunta ad inizio anno in sede di illustrazione del bilancio preventivo ci inducono ad esprimere ulteriori considerazioni.
La Giunta si lamenta di aver subito dallo Stato un taglio di contributi di 150 mila euro. A tale proposito rileviamo che questo taglio è sostanzialmente pari alla cifra – 130 mila euro - che il Comune, a seguito di una recente sentenza, dovrà pagare per aver perduto l’ennesima causa giudiziaria. Una causa consegunte ad un errato recupero crediti messo in atto dall’Ente. Un cenno al riguardo non sarebbe stato inutile, considerato che la perdita di risorse è analoga a quanto ampiamente denunciato per il contributo statale, ma non ci risulta che si sia fatto alcun cenno della ennesima debacle giudiziaria.
Un altro elemento che è scaturito dalla presentazione del bilancio è la volontà di aggiungere nel settore turistico il segmento congressuale. Poichè è a tutti noto che il Comune di San Miniato – caso più unico che raro - non dispone di adeguati locali, né piccoli né grandi, per ospitare riunioni, spettacoli, convegni e simili, né ci sembra sia un suo prossimo obiettivo quello di procurarsi detti locali, è quantomeno stravagante fare riferimento al segmento congressuale.
Altro capitolo affrontato nella presentazione del bilancio è il recupero dei crediti milionari vantati dal Comune e non riscossi per il quale è stato annunciato un forte impegno. Qualora questa azione di recupero dei crediti sospesi dovesse dare risultati positivi ci auguriamo che il nuovo corso proceda parallelamente ad un cambio di passo nella politica degli accantonamenti nei fondi rischi i quali, come ripetutamente abbiamo sostenuto in passato, non possono crescere progressivamnte ogni anno togliendo risorse ai cittadini, principio peraltro più volte ribadito dalla Corte dei Conti per la quale una eccessiva prudenza non è segno di buona amministrazione. Ricordiamo che l’importo dei Fondi rischi è passato dai 12 milioni del 2019 ai 17 milionio di fine 2024 e questa progessione non è certo un buon segno per un bilancio.
Un altro fatto che ha lasciati perplessi è l’assenza anche nella presentazione del bilancio di un approfondito richiamo ad alcune “partite” milionarie rimaste in sospeso. Ci riferiamo al diritto dell’Ente comunale di avere la restituzione dei 7.7 milioni di euro che a suo tempo il Comune versò al Consorzio Etruria a seguito di un arbitrato poi annullato dalla Corte di Appello di Roma per causa imputabile al Comune di San Miniato. Tra le partite sospese di cui niente si è detto vi è anche la fidejussine di circa 400 mila euro a favore del Comune di San Miniato e a carico del Consorzio Etruria. Una fjdejussione della quale si sono erse le tracce e di cui non si conoscono le sorti. Partite finanziarie sospese di elevato importo che avrebbero meritato un minimo di attenzione. Una attenzione che per pura polemica politica invece è stata riservata a partite finanziarie di dimensioni ben inferiori.
Lega San Miniato
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