Museo di Orentano, il Csx: "Negata la convocazione della commissione cultura. Paura al confronto"

Le continue affermazioni del sindaco Fabio Mini ai consiglieri comunali di opposizione di "essere ridicoli" e di "far ridere" denotano ancora una volta la sua insofferenza al confronto su argomentazioni di critica e di proposta, forse dimenticandosi di essere il Sindaco di tutti, anche di oltre la metà dei cittadini che non lo hanno votato. Usare parole offensive verso l’opposizione non aumenterà la sua credibilità ma dimostrano solo la sua insicurezza e debolezza. Vorremmo ricordagli che la democrazia si basa proprio sul confronto e che non sempre una burocratica sbrigatività significa efficienza e servizio alla comunità. Leggendo la nervosa risposta dell'amministrazione, è evidente che il Sindaco ha difficoltà a gestire le critiche e a confrontarsi con opinioni diverse dalle sue: la verità fa ridere solo chi non la sopporta.

Noi siamo convinti della nostra posizione: i reperti custoditi nel museo di Orentano sono un tesoro inestimabile raccolti grazie alla passione di tanti storici locali. Ribadiamo con convinzione che spostare i reperti è un grosso errore perché hanno un valore culturale e storico che vanno oltre il semplice valore materiale. Sono testimonianze uniche di un passato che merita di essere preservato e valorizzato nel luogo in cui è stato trovato. Per questi motivi, negli anni passati abbiamo sostenuto le spese di affitto dell'immobile che ospita la mostra archeologica di Orentano lavorando nella prospettiva di acquisire interamente palazzo Ficini in piazza Roma con l’obiettivo di una riqualificazione che permettesse di riunire al suo interno la biblioteca comunale, gli uffici comunali distaccati, il museo e spazi per attività ludiche. La delibera del consiglio comunale a fine 2022 per l'acquisto di una porzione del palazzo Ficini è stato il prima importante passo concreto. Chiudere definitivamente il museo per risparmiare e depredare Orentano del suo patrimonio culturale non è la soluzione al problema: ve lo stanno dicendo anche numerosi cittadini e associazioni che da settimane hanno avviato una petizione e che, ad oggi, ha raccolto più di 300 adesioni e ai quali va tutta la nostra solidarietà. La comunità di Orentano è unita e determinata a difendere la propria identità.

Criticare una decisione che ha un impatto negativo sulla comunità è un diritto e un dovere di ogni cittadino e, in particolare, di chi rappresenta l'opposizione. Sindaco Mini ritiene più ridicolo criticare una decisione sbagliata o perseverare in un errore che danneggia la comunità orentanese? Come opposizione abbiamo chiesto di approfondire in maniera costruttiva questa scelta in commissione consiliare cultura: richiesta che è stata negata dimostrando ancora una volta la sua paura al confronto. Non scappi dalla discussione sindaco, ascolti i cittadini chi hanno idee diverse dalle sue e apra un dibattito pubblico e trasparente, basato sul rispetto reciproco e sull'ascolto delle diverse opinioni. Ricordiamo tutti le sue promesse fatte in campagna elettorale sulla trasparenza e sulla partecipazione dei cittadini: anche questa volta non ha perso occasione per rinnegare quanto promesso.

Fonte: Gruppo consiliare centrosinistra "Castelfranco Unita"

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