Katia Bassi all'Orcio d'oro presenta 'La muta eloquenza delle donne'

Dice Katia Bassi, l’artista che esporrà all’Orcio d’oro di San Miniato, dal primo al sedici febbraio: “Quando ci si sente dire ‘grazie per avermi ascoltato’, il cuore ci si riempie di gioia e si capisce di aver fatto la scelta giusta, venendo così ripagate di tutta la fatica impiegata”. Niente meglio di queste parole per raccontare questa pittrice, che da qualche anno è operatrice presso il centro “Donna chiama donna” di Siena; lì lavora soprattutto con i suoi strumenti, quelli dell’arte e della libera espressione. Anche per questo viene adesso a raccontarci quella che è la sua esperienza sul campo: “queste mostre dovrebbero essere occasioni per fare un bilancio del proprio lavoro, ma soprattutto per stimolare negli altri la voglia di impegnarsi nella società civile”.

Katia Bassi ha scritto che le scritte che mette sulle tele “sono ricamate con filo dorato, che per me è una sorta di omaggio a tutte le donne, le quali (nel bene e nel male) hanno sempre utilizzato questa attività per vivere o per diletto. Le donne contadine o meno abbienti ricamavano il corredo per sposarsi e andare via dalla casa del padre, le signore più ricche usavano il ricamo per i loro momenti ricreativi”.

Alla mostra della Bassi si legheranno una serie di serate, la prima è quella di inaugurazione della mostra, il primo febbraio alle 18 e 30, all’Orcio d’oro, via Augusto Conti 48, San Miniato.

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