
Il volume dello storico empolese Nino Bini testimonia il bombardamento nella zona dove ora si sta costruendo il Ferruccio: era il 1944 e l'obiettivo era distruggere il ponte sull'Arno
Durante gli scavi per il nuovo teatro a Empoli è stato trovato un ordigno bellico. La notizia è di quasi una settimana fa e ancora si attendono aggiornamenti dalla Prefettura di Firenze, in attesa che la bomba possa essere rimossa. Risalente alla seconda guerra mondiale, è una bomba americana: attualmente è isolata e ricoperta, per così dire 'in stand-by'.
Mentre si attendono tutti i passaggi sia burocratici sia attuativi per la rimozione, il pensiero degli empolesi un po' più stagionati e di quelle persone appassionate di storia locale va proprio alle bombe cadute nell'area dell'odierna piazza Guido Guerra. Negli anni Quaranta, va da sé, la morfologia del territorio era molto diversa ma alcune foto rendono l'idea degli ordigni finiti sull'attuale area dove sarà costruito Il Ferruccio.

Foto riprodotte nel libro "Empoli 10 giugno 1940" di Nino Bini (Lalli Editore), su permesso del Controller of Her Britannic Majesty Stationery Office
"Empoli 10 giugno 1940" è un prezioso libro di Nino Bini, storico empolese scomparso nel 2020, edito da Lalli di Poggibonsi. Nel volume di Bini si leggono pagine importanti riguardo la guerra in terra empolese e si possono scorgere foto che riguardano proprio piazza Guerra. Tra la fine di luglio e l'inizio di agosto 1944 il ponte tra Empoli e Sovigliana viene distrutto e alcune bombe calate dall'alto cadono sui terreni limitrofi, specie sull'odierna piazza Guerra. Basta vedere le foto, riprodotte nel libro su permesso del Controller of Her Britannic Majesty Stationery Office, per notare i crateri sul terreno, sia da una parte sia dall'altra dell'Arno.
Le bombe, stando al racconto di Bini, arrivavano dagli Statunitensi, ovvero dagli Alleati, che volevano bloccare il passaggio tra le due sponde del fiume e infatti distrussero il ponte che oggi collega piazza Guerra con viale Togliatti a Sovigliana (Vinci).
La scoperta della bomba nel cantiere de Il Ferruccio conferma l'importanza strategica di Empoli durante la seconda guerra mondiale e testimonia i momenti di ansia, se non di terrore, che viveva la popolazione empolese negli anni più duri della storia recente. Un documento, insomma, che ribadisce come Empoli sia stata una città parecchio toccata dal conflitto, ma capace di rialzarsi e andare avanti.

Foto riprodotte nel libro "Empoli 10 giugno 1940" di Nino Bini (Lalli Editore), su permesso del Controller of Her Britannic Majesty Stationery Office
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