Cadavere di una donna recuperato in Arno a Pisa

Avvistato nei pressi dello scalo Roncioni, l'allarme è stato dato da un passante


Il corpo senza vita di una donna, dell’apparente età di circa 50 anni, è stato recuperato dal fiume Arno nei pressi dello scalo Roncioni, a due passi dalla prefettura.

A far scattare l’allarme, oggi pomeriggio verso le 15, è stata la segnalazione di un passante che ha notato un arto affiorare dall’acqua, con alcuni tatuaggi ben visibili. Proprio questi dettagli potrebbero rivelarsi determinanti per l’identificazione della vittima, il cui corpo era però ancora parzialmente sommerso.

Sul posto sono intervenuti i sommozzatori dei vigili del fuoco, che hanno recuperato il cadavere con il supporto delle forze dell’ordine e del personale sanitario. In un primo momento si era pensato si trattasse di un uomo, ma l’ispezione del corpo ha poi chiarito che si trattava di una donna. Il corpo era in stato di decomposizione avanzata, segno che la morte potrebbe risalire a diversi giorni, se non settimane, fa.

Gli inquirenti al momento mantengono il massimo riserbo. La Procura di Pisa ha già disposto l’autopsia, che dovrà stabilire cause e modalità del decesso: si cerca di capire se si tratti di annegamento accidentale o se vi siano segni di violenza.

Non si esclude nessuna pista: dal gesto volontario alla morte violenta. Le indagini dei carabinieri si concentrano anche sul confronto con le denunce di scomparsa recenti. I tatuaggi visibili sull’arto potrebbero offrire un indizio cruciale per risalire all’identità della donna e fare luce su questa vicenda ancora avvolta nel mistero.

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