Leggerissimo: "Quello che mi ha detto il diavolo" di Alessandra Leva

Esordire a ventitré anni con un libro che trattiene e intrattiene dalla prima all'ultima pagina non è da tutti o da tutte. Alessandra Leva, nata a Varese nel 2002, ci è riuscita. "Quello che mi ha detto il diavolo", edito dai toscani di effequ, è un romanzo tagliente e coinvolgente, che mescola una scrittura evocativa pur senza barocchismi a una narrazione diretta, coerente, perturbante.

Siamo in un paesino del Nord e in un gruppuscolo di case vivono alcuni bambini e bambine, tra cui Alberto e Rachele, che stanno dalla nonna. È estate, tradizionalmente la stagione della perdita dell'innocenza: il gruppo verrà a sapere del ritrovamento di una coppia di giovani cadaveri - una vicenda che si incastra con la storia reale, un caso di cronaca molto famoso - nel bosco lì vicino e da quel momento le loro vite cambieranno. Faranno prove di coraggio, si sentiranno adulti e adulte, parte di un mondo che finora li aveva solo lambiti.

Parlare solo della trama di "Quello che mi ha detto il diavolo" non renderebbe giustizia a un romanzo molto forte. Certo, si legge anche per sapere come va a finire e qui i colpi di scena non mancano, ma è l'intelaiatura a essere particolarmente apprezzabile: lo stile va dritto al punto, riflette certe volte la timida ingenuità dei ragazzini e della ragazzine, ma sa essere pure sferzante. È un libro perfetto per capire che spesso il male si annida nei luoghi più impensabili. È proprio un gran bell'esordio.

Titolo: Quello che mi ha detto il diavolo
Autrice: Alessandra Leva
Casa editrice: effequ
Anno di pubblicazione: 2025 
Pagine: 184
Prezzo di copertina: 18 euro


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