M5S Toscana, al via la consultazione online per decidere sull’alleanza con il centrosinistra

Il M5S chiede agli iscritti un mandato per stipulare "un accordo chiaro" e "per iscritto" con il PD, oppure correre da soli alle prossime Regionali


Si chiuderà domani, mercoledì 7 agosto, alle ore 18, la votazione online degli iscritti toscani del Movimento 5 Stelle, chiamati a esprimersi sulla strategia da adottare in vista delle elezioni regionali del 2025.

La consultazione, aperta sulla piattaforma ufficiale del Movimento, partirà questa sera alle 21 e rappresenta un passaggio cruciale per determinare se i pentastellati correranno da soli o tenteranno un’intesa con la coalizione progressista con il PD, dopo l'impossibilità di raggiungere una decisione condivisa nel corso della riunione tra i vertici e i gruppi territoriali.

Il nodo principale riguarda la figura del presidente uscente Eugenio Giani, che il Partito Democratico intende ricandidare e la cui investitura ufficiale sarà formalizzata proprio domani sera in un’assemblea regionale. Una scelta che per il M5S ha posto un ostacolo all'intesa: "La prospettiva, avallata dal Partito democratico, di ricandidare il Presidente uscente, Eugenio Giani, che ha perseguito indirizzi e azioni politiche che, dall’opposizione, il Movimento 5 Stelle ha fortemente avversato, è emersa come un serio ostacolo rispetto a una soluzione unitaria”, si legge nel comunicato pubblicato sul sito del partito.

Il quesito sottoposto agli iscritti chiede se, alle elezioni regionali toscane del 2025, il M5S debba “partecipare da solo oppure [...] verificare se vi siano le condizioni per prendere parte alla coalizione progressista, conferendo mandato ai vertici del Movimento per concludere, per iscritto, un accordo chiaro che integri tutti i progetti e gli obiettivi strategici, quali emersi nel corso delle riunioni e assemblee territoriali svolte nelle scorse settimane”. Non di mera forma l'indicazione che emerge rispetto alla necessità di "un accordo chiaro" e "per iscritto", che potrebbe quindi diventare una condizione non trattabile da presentare al PD anch ein caso di voto positivo degli iscritti.

Secondo il Movimento, la consultazione è il punto culminante di un “ampio percorso di partecipazione, aperto a tutti gli iscritti”, che si è sviluppato attraverso incontri e confronti sul territorio. La parola ora passa alla base.

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