
È stata avviata in questi giorni una raccolta di firme promossa dall'Associazione "IL PADULE" per sollecitare una migliore gestione del Padule di Fucecchio. L'Associazione rappresenta i proprietari delle particelle dell'area palustre, che costituiscono oltre l'80% del totale.
Il presidente dell'Associazione, Paolo Pellegrini, ha dichiarato: "Dobbiamo cambiare le norme che regolano la vita del padule, altrimenti lo perderemo. Dobbiamo ridurre la presenza di canna palustre e di altre erbe infestanti, adottare pratiche che possano rivitalizzare quest'importante ambiente naturale secondo le consolidate consuetudini."
Dopo anni di sollecitazioni per modifiche e integrazioni al regolamento di gestione, che non hanno portato a risultati concreti, i proprietari, in attesa di una revisione totale, chiedono di prendere in considerazione tre punti urgenti:
A) La riduzione della canna palustre a due terzi della superficie del cratere e delle aree contigue, in via sperimentale (da tre a sei anni), tramite sfalcio, trinciatura o schiacciamento, in alternanza: un terzo ogni anno.
B) L'anticipazione del periodo consentito per sfalcio, trinciatura o schiacciamento.
C) Un diverso contenimento dei livelli delle acque nel corso delle stagioni, per ottenere risultati più efficaci nell'interesse del patrimonio naturale, della tutela dell'alveo palustre e di tutta l'area circostante.
L'Associazione "IL PADULE" confida nella pubblicazione di queste richieste per sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni sulla necessità di agire per la salvaguardia di questo prezioso ecosistema.
Associazione il Padule
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