Alessio Spinelli non sarà candidato alle regionali: "Faccio un passo indietro. Il Pd ha fatto altre scelte"
Alessio Spinelli (foto gonews.it)
I segnali c'erano, l'intenzione anche. Ma ora che le elezioni regionali del 12 e 13 ottobre si avvicinano e contemporaneamente emergono i candidati, sfuma tra i nomi un volto conosciuto in particolare nell’Empolese Valdelsa e Cuoio: Alessio Spinelli non sarà candidato. Voci negli ultimi giorni avevano fatto trapelare la possibilità che l’ex sindaco di Fucecchio, da marzo dello staff di Giani, avrebbe potuto correre nella lista civica del presidente uscente della Regione, candidato al secondo mandato.
A chiarire la situazione è lui stesso: "Credo che sia giusto fare un passo indietro. Essere inserito nella lista civica del presidente Giani, a distanza di un anno (dalla fine del mandato da primo cittadino ndr), dopo dieci anni da sindaco nel Partito Democratico, penso che non fosse corretto. Probabilmente mi sarei portato dietro sostenitori e qualche simpatizzante del Pd". Spinelli parla di una decisione "condivisa con il presidente, ne ho parlato con lui" e "per rispetto del partito", che ha puntato altrove. "Hanno fatto altre strategie, che possono anche non essere condivisibili, perché sicuramente avrei dato una mano al presidente se ci fossi stato. L’ho ringraziato per questa sua nuova chiamata alle armi, però io per adesso sono soddisfatto del lavoro che sto portando avanti".
Lavoro iniziato ormai sei mesi fa, con un incarico dedicato a temi come associazionismo, terzo settore e piani di sviluppo regionali. "In pochi mesi sono riuscito a coordinare un gruppo di lavoro per la legge n.54 del 22 agosto 2025 che riguarda le Proloco. Ne vado molto fiero - spiega - dà sostegno a tutte le varie attività che valorizzano e promuovono le Proloco. Ci abbiamo inserito come variazione di bilancio 350mila euro e proprio in questi giorni stiamo lavorando alla predisposizione di un bando che assegnerà i contributi. Come delegato al terzo settore e associazionismo sono contento. Sono contentissimo del fatto che mi abbia chiesto - aggiunge riferendosi a Giani - di candidarmi nella lista. Se avessi già fatto parte di una lista civica durante il mio mandato amministrativo non avrei esitato, ma essendo stato per dieci anni con il Pd, credo che mi sarei portato dietro un po’ di elettori. Creerei scompiglio e per la correttezza che ho sempre avuto, non mi va". Poi, forse con un pizzico di amarezza, aggiunge: "Sarei stato contento di correre nel Pd. Il mio collegio, Firenze 3, ha fatto altre scelte. Si rispettano e si va avanti".
Sente un po’ di rammarico per le scelte fatte dal Pd?
"Le unioni comunali del Pd di Fucecchio avevano indicato alla federazione Empolese Valdelsa di utilizzare altri criteri nella scelta dei candidati". La lista è stata ufficializzata il 9 settembre e i nomi di punta per l'Empolese Valdelsa sono la capolista Brenda Barnini, ex sindaca di Empoli, Giacomo Cucini ex sindaco di Certaldo, Daria Isolani e Silvano Guerrini, iscritti rispettivamente al Pd di Gambassi Terme e di Vinci. Due candidature, queste ultime, "di persone poco conosciute nell'ambiente - commenta Spinelli - mentre se avessero indicato quattro nomi importanti, divisi territorialmente su tutta l’area, avremmo probabilmente riportato un bel carnet di voti". Nelle ultime ore non sono mancati malumori interni allo stesso Partito Democratico: per la precisione, 11 sindaci dalla provincia di Pisa hanno espresso il proprio disappunto sulla decisione di escludere Sonia Luca, assessora a Pontedera, dalla lista del collegio di Pisa. Spinelli, dal canto suo, sembra prenderla in un altro modo parlando del suo collegio: "La scelta è stata fatta su altri criteri e ne prenderemo atto. Per carità, si rispetta e si lavorerà per massimizzare lo stesso il risultato".
Come prosegue l’incarico nello staff di Giani?
"Ci sarò fino alla fine del mandato". Durante il ruolo svolto in Regione, Spinelli ha anche partecipato questa estate alla missione in Madagascar del Movimento Shalom, per l'inaugurazione di una scuola e l'inizio della costruzione di un ambulatorio. "Devo solo ringraziarlo - aggiunge, parlando di Giani - per avermi portato con lui tra il panorama di tutti i sindaci. Avrebbe potuto sceglierne altri, invece ha scelto me e questo mi fa particolarmente piacere, anche perché nella rosa di tutti i sindaci passati a Fucecchio non ce n’era mai stato uno nello staff del presidente della Regione Toscana. Sono contento così".
Accantonata la candidatura, nel futuro prossimo dove si vede?
"Mi augurerei che il presidente possa continuare a tenermi a lavorare con lui", in seguito al verdetto delle regionali. Un incarico svolto anche in virtù del bagaglio da sindaco, "e devo dire che sarebbe un patentino utile per tutti i candidati consiglieri regionali, aiuterebbe nel ruolo politico".
E ancora più avanti? Vede un ritorno alla politica attiva?
"Certo, ma non ho mai smesso. Faccio parte degli organismi locali. Il mio passo indietro è rispetto ad entrare nella lista civica, ma mi occupo comunque di tutte le discussioni a livello locale e anche di federazione in merito alla politica di centrosinistra che portiamo avanti. Non abbandono niente, anzi. Questa mancata competizione francamente un po’ mi manca. Ma a questo giro mi sembrerebbe di fare un po’ un torto al partito".
Quindi una scelta di fedeltà la sua?
"Diciamo di sì. Poi dopo vedremo. Per adesso non mi sembra corretto nei confronti di nessuno, né del partito che mi ha sempre appoggiato fino ad oggi a Fucecchio né tanto meno dell’istituzione Regione Toscana".
Margherita Cecchin
