
Questa mattina la chiesa del Sacro Cuore di Montemurlo, gremita di familiari, amici e colleghi di lavoro, sulle note di “Hallelujah” di Leonard Coen, ha accolto la bara di Silvia Zizzo per l’ultimo saluto. Il feretro è stato poi traslato nel cimitero di Lenola (Latina), dove Silvia riposerà vicino alla madre, scomparsa a novembre scorso. Un cuscino di rose bianche e rosa è stato l’ultimo regalo del marito Daniele a questa donna che ha lottato per due anni contro un male incurabile, lavorando fino all’ultimo e conservando sempre il suo ottimismo e la sua benevolenza verso il prossimo.
Silvia Zizzo, 47 anni, era la responsabile del servizio biblioteca, memoria e pari opportunità. Una persona le cui capacità umane e professionali erano riconosciute unanimemente dai colleghi del Comune di Montemurlo, dove lavorava fino dal 2000, dagli amministratori, dai cittadini, dagli utenti della biblioteca che in lei avevano un punto di riferimento. Migliaia le persone che sulle pagine social del Comune hanno lasciato un pensiero per questa donna “speciale”.
Durante l’omelia don Petre ha ricordato il sorriso di Silvia e lo ha paragonato al “respiro della sua anima”.
"Silvia sapeva portare benevolenza, disponibilità e speranza in tutti coloro che hanno incrociato il suo cammino. - l’ha ricordata il sindaco Simone Calamai che, nonostante il dolore, ha voluto dare voce ai sentimenti dei colleghi di Silvia e degli amministratori del Comune - Anche nei momenti più duri, non ha mai perso la sua forza, la sua dolcezza, il suo senso del dovere. Oggi noi non perdiamo solo una collega, ma una donna speciale che rimarrà sempre nei nostri cuori. Chiunque abbia avuto il privilegio di lavorare con lei sa quanto fosse attenta, competente, sempre pronta ad aiutare. Non cercava riconoscimenti, ma li meritava tutti. Ricorderemo il suo sorriso, la sua gentilezza, la sua determinazione silenziosa. Ricorderemo i momenti condivisi, le parole di incoraggiamento, la professionalità e soprattutto, l’umanità che metteva in tutto quello che faceva" e quindi il sindaco ha concluso il suo “elogio funebre”: "Continuerai a vivere sempre nei cuori di tutti noi, e ogni volta che andremo in biblioteca ti ritroveremo nei sorrisi dei bambini e dei ragazzi e tra gli scaffali e le pagine dei libri che tanto amavi".
I familiari hanno affidato alla presidente della Commissione pari opportunità, Amanda Ravagli, la lettura dell’ultimo messaggio per Silvia.
"Buongiorno Silvia! Questo era sicuramente il primo messaggio che tanti di noi ti inviavano al mattino, per sapere come stavi, cosa stessi facendo o semplicemente per farti compagnia e starti vicino, La tua risposta era sempre, “tutto bene”, ho questo acciacco ma “dai passa”, “tutto sommato, va bene”. E poi iniziavi a chiedere di noi, perché tutti dovevano stare bene, tutto doveva essere organizzato, preciso, ma discreto.(…) Sei il sole che splende anche nei giorni di pioggia. Hai lasciato in ognuno di noi un pezzo del tuo cuore e noi lo terremo stretto con tutto l'amore che abbiamo per te".
Poi c’è il marito Daniele, conosciuto durante un viaggio a Parigi: "Sei entrata in questa nuova famiglia come figlia e sorella- ricordano i genitori e la sorella del marito - e come tale Silvia, resterai per sempre. Si percepiva da subito che, tu e Daniele, eravate innamorati persi l'uno dell'altro e, come tu stessa hai detto più volte, non l’avresti cambiato con nessuno al mondo, anche quando ti ha portato a casa a sorpresa Pinella, la vostra amata cagnolina".
Troppi pochi i ricordi con gli amati nipoti Nicole, Siria, Gabriele, Edoardo, Elia, Ginevra, Diletta, Martin, Azzurra e Federico che Silvia amava molto. "A tutti noi toccherà insegnare loro il tuo essere buona e gentile, verso tutti, il tuo sorriso magnetico, ma soprattutto la tua forza".
Anche i colleghi della biblioteca “Bartolomeo Della Fonte”, Camilla, Veronica, Rosa Maria e Massimiliano, hanno voluto lasciare un pensiero per Silvia: «non era solo una collega e una bibliotecaria appassionata, ma un'amica sincera e silenziosa, sempre pronta ad accoglierci con un sorriso, una parola gentile, un gesto di attenzione, una responsabile esigente, sempre e solo per il bene della Biblioteca. Non dimenticheremo mai il tuo "grazie” ad ogni fine turno». Silvia era l'anima della Biblioteca.
"Sarai sempre con noi, cara Silvia, nella mente, nel cuore e in biblioteca- conclude la responsabile del settore cultura, Luana Grossi, che con Silvia ha condiviso 25 anni di lavoro. Grazie per il tuo lavoro sempre meticoloso, per la tua immancabile disponibilità e collaborazione, per i tuoi sorrisi".
Fonte: Comune di Montemurlo - Ufficio Stampa
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