Scuola Ponte a Elsa, l'interpellanza di Guazzini (Gruppo Misto) sui lavori

Manola Guazzini

Riceviamo e riportiamo di seguito un'interpellanza, depositata il 17 settembre 2025, che chiede il punto sui lavori della scuola di Ponte a Elsa (San Miniato) presentata e a firma di Manola Guazzini, consigliera comunale del Gruppo Misto.

La sottoscritta consigliera comunale Manola Guazzini del Gruppo Misto

PREMESSO CHE
-il progetto di costruire una nuova sede, d'avanguardia per le tecniche e la distribuzione degli spazi, per ospitare la scuola elementare e l'asilo nido di Ponte a Elsa risale al 2017;
-tale progetto è rientrato tra quelli finanziabili prima dalla Regione Toscana e successivamente finanziato con fondi PNRR;
-dopo una prima gara per l'assegnazione dei lavori andata deserta, perché la cifra stanziata non copriva l'aumento dei costi dei materiali, si è arrivati con determinazione dirigenziale del 26 aprile 2023 ad aggiudicare i lavori a RTI Begen Srl-Consorzio stabile Build S.C. a r l. con sede a Gela (CL);
-dagli schemi riportati nella premessa alla determinazione n.297 del 28.07.2025 risulta che il costo complessivo dell’opera ammonta ad euro 4.420.000,00, coperti per il 78,64% dal Ministero e per il 21,36% dal Comune;
-con nota 24.11.2024 il Direttore dei Lavori ha evidenziato l'emergere di “problematiche operative impreviste e imprevedibili” tali da richiedere la redazione di una variante in corso d'opera;
-tale variante in corso d'opera è stata approvata con determina n. 797 del 25.07.2025 per un importo di euro 88.086,90 e prevede una rimodulazione del costo  complessivo, che rimane invariato, e un aumento dei tempi previsto in 120 giorni naturali consecutivi;
-è stata inoltre approvata, nel Consiglio Comunale del 31 luglio 2025, in sede di assestamento di bilancio, una variazione di 100mila euro da destinare ad interventi sulla fognatura di Ponte a Elsa, poiché, secondo quanto ha riferito l’assessore ai LL.PP., erano emerse problematiche collegate alla realizzazione della nuova scuola;
-il protrarsi dei lavori per la nuova scuola di Ponte a Elsa e l’incapacità di attirare bambini per la formazione di una classe ha favorito la mobilità di bambini in età di scuola primaria verso altre scuole, situate in modo particolare nel Comune di Empoli;
-a settembre 2025 non c'è il minimo segno che il cantiere della scuola stia effettivamente lavorando;
-tutti gli interventi, ad oggi, finanziati con fondi PNRR devono essere conclusi e collaudati entro il 30 giugno 2026;
-l'asilo nido è attualmente chiuso ed i bambini ormai stabilmente spostati in altre sedi;

CONSIDERATO CHE
-la realizzazione della scuola è stata indicata come una priorità nei piani per le opere pubbliche e nei DUP del 2020, 2021, 2022, 2023, 2024 e 2025 e l'interpellante ha sollecitato, in tutte queste occasioni, che se ne controllassero i tempi di realizzazione, in modo da evitare ogni ritardo;
-in numerose interpellanze è stata sollevata la questione di una seria programmazione dei poli scolastici della scuola di base, che tenesse conto delle tendenze demografiche e non mettesse alcune aree del Comune a rischio di rimanere senza servizi scolastici, e tutte le volte ci è stato risposto minimizzando i rischi e sottovalutando il problema;

INTERPELLA IL SINDACO E L' ASSESSORE ALL' EDILIZIA SCOLASTICA PER SAPERE:
1)-quali siano i tempi previsti per il completamento dei lavori e se sia possibile prevedere una inaugurazione della scuola in tempi utili per l'anno scolastico 2026-2027;
2)-se gli interventi previsti sulle fognature della frazione di Ponte a Elsa comporteranno ulteriori ritardi;
3)-se non si ritenga indispensabile assumere misure straordinarie per controllare l'esecuzione dei lavori e controllarne i tempi;
4)-se si ritiene che contestualmente all'apertura della nuova scuola l'asilo nido “Il gatto e la volpe” possa tornare a funzionare;
5)-quali provvedimenti intenda proporre perché l'apertura della scuola sia accompagnata da un'efficace opera di orientamento e di programmazione territoriale dei flussi scolastici in modo da evitare il rischio di una sottoutilizzazione di una struttura così importante e innovativa;
6) se non si consideri indispensabile, alla luce delle esperienze negative, affrontare organicamente il tema della distribuzione dei plessi scolastici nel territorio comunale, coinvolgendo il Consiglio e le sue articolazioni e tutte le componenti del mondo scolastico.

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