Il sito della lista di Del Grande diventa un portale di incontri per adulti: scontro a Santa Maria a Monte

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Foto archivio da Pixabay

Una vicenda particolare arriva da Santa Maria a Monte. A renderla nota è Sinistra Plurale e riguarda il dominio internet del sito della lista dell'attuale sindaca Manuela Del Grande: "Digitando l’indirizzo www.santamariaamontesempre.it si apre la pagina di un sito di incontri per adulti".

Patrizia Faraoni e Elisa Eugeni, consigliere di Sinistra Plurale, se ne sono rese conto e hanno mandato una Pec all'amministrazione prima di rendere tutto pubblico su Facebook dopo la risposta della sindaca.

"Abbiamo scelto di agire con discrezione, segnalando privatamente alla sindaca un'anomalia tecnica. In risposta abbiamo ricevuto una mail carica di insulti. Come gruppo di opposizione, riteniamo fondamentale mantenere un confronto civile e costruttivo e non intendiamo replicare sullo stesso tono. Ma a questo punto riteniamo giusto che i cittadini possano leggere entrambi i messaggi per farsi un’idea del livello culturale di chi li amministra e di quale sia la loro concezione di dialogo e di confronto" hanno scritto sui social le consigliere.

La Pec di Sinistra Plurale

Nella Pec Faraoni e Eugeni hanno scritto quanto segue.

"Le scriviamo in qualità di consigliere comunali di opposizione, ma soprattutto come cittadine preoccupate per la reputazione delle istituzioni che rappresentiamo.
Nel cercare in rete il suo programma elettorale, abbiamo constatato che il sito ufficiale della lista civica Santa Maria a Monte Sempre risulta attualmente compromesso: digitando l’indirizzo, si viene reindirizzati a una piattaforma di contenuti per adulti, del tutto estranea – anzi lesiva – rispetto alla finalità originaria del sito.
Avremmo potuto utilizzare la vicenda per una facile ironia sui social, ma abbiamo preferito informarla in via riservata, affinché possa attivarsi per ripristinare la corretta funzionalità del sito e tutelare l’immagine della sua lista e, indirettamente, dell’intero Consiglio Comunale.
Come rappresentanti dell’opposizione non le facciamo e non le faremo sconti, ma vogliamo mantenere la polemica, anche quando aspra, sempre sul terreno politico e istituzionale".

La risposta della sindaca Manuela Del Grande

La risposta di Del Grande è stata anch'essa pubblicata da Sinistra Plurale su Facebook. Di seguito la trovate integralmente.

"Abbiamo ricevuto la vostra comunicazione PEC, che abbiamo letto con attenzione e con una certa perplessità.
Un po’ per il tono, un po’ per la gravità che cercate di attribuire a un fatto in sé del tutto neutro, ma soprattutto per il livello di confusione tecnica che permea ogni riga della vostra missiva.
Comprendiamo il desiderio legittimo di fare opposizione. Lo comprendiamo così bene da rispettarlo persino quando viene esercitato in forme acerbe. Tuttavia, quando si arriva a contestare pubblicamente e ufficialmente una presunta “compromissione” di un sito web sulla base di informazioni non verificate e in totale assenza di competenze sull’argomento, allora ciò che ne emerge non è tanto una critica politica, quanto una dimostrazione lampante di inesperienza, con effetti che non danneggiano certo l’amministrazione, ma la credibilità istituzionale di chi scrive.
Facciamo chiarezza, anche per rispetto verso chi leggerà questa risposta, ripercorrendo una semplice cronologia che vi avrebbe evitato la figuraccia:
Il dominio oggetto della vostra preoccupazione è stato acquistato dalla nostra lista civica il 22 marzo 2023 ed è regolarmente scaduto il 22 marzo 2025.
Non essendo stato rinnovato (perché utilizzato ai soli fini elettorali), è rientrato nel circuito libero del mercato digitale, come accade automaticamente per qualsiasi dominio scaduto.
Da una ricerca (fattibile da chiunque) emerge che in data 12 maggio 2025, il dominio è stato registrato da un nuovo soggetto, di cui non conosciamo l’identità, le intenzioni né lo scopo.
Ciò che è certo è che dal 22 marzo 2025 in poi la responsabilità, il controllo e l’associazione con qualsiasi contenuto presente su quel dominio non sono più in alcun modo riconducibili alla lista Santa Maria a Monte Sempre.
Un’informazione facilmente accessibile tramite qualsiasi servizio pubblico WHOIS. Bastava cercare. Bastava chiedere. Bastava non avere fretta di scrivere una PEC per “fare scena”.
La vostra lettera si basa su una logica semplicistica e, permetteteci, infantile: avete visto un vecchio indirizzo web, lo avete digitato, vi siete trovate di fronte a contenuti inappropriati, e avete pensato - senza nessuna verifica, senza una consulenza tecnica, senza nemmeno fare una ricerca di base - che fosse il caso di scrivere al Sindaco per segnalarle un fatto gravissimo, compromettente e imputabile direttamente alla lista.
Peccato che nessuno, tranne voi, abbia visto in tutto questo qualcosa di realmente imputabile e se si dovessero trarre delle conclusioni da questa vicenda, non potrebbero che riguardare la vostra disinvoltura nel fingervi competenti, la vostra leggerezza e la vostra evidente impreparazione, non certo una responsabilità altrui.
L’impatto istituzionale non è quello che pensate voi, dato che nel vostro testo, parlate di “reputazione delle istituzioni”, di “contenuti lesivi”, di rischio per l’immagine pubblica.
È qui che emerge la parte più surreale della vicenda: avete realmente pensato che la reputazione del Comune, del Consiglio o della Sindaca potesse essere danneggiata da un sito web scaduto da mesi, che non è più sotto il nostro controllo e che è stato registrato da un soggetto terzo ignoto?
Avete realmente creduto che un dominio abbandonato, riacquistato da altri e riutilizzato in modo inappropriato, potesse generare un danno politico?
È proprio questo approccio che dovrebbe far riflettere. Non tanto per il contenuto in sé, ma per il modo in cui scegliete di occupare il vostro ruolo.
Perché non dovreste essere eternamente alla ricerca di un pretesto per generare polemiche su temi che non conoscete e che - lo dimostrate voi stesse - non siete nemmeno in grado di verificare.
Siete responsabili di un attacco infondato, costruito su una totale mancanza di comprensione tecnica, e portato avanti con leggerezza e superficialità.
Siete responsabili di aver trasformato un’inesattezza in un documento ufficiale che ora è pubblico e che parla, più di mille proclami, della vostra attitudine al ruolo che ricoprite.
Siete responsabili di aver mostrato che il bisogno di apparire attive vi ha portato a sacrificare la precisione, la logica e il buon senso.
E purtroppo per voi, oggi la figura non l’avete fatta fare a noi, perché il vostro tentativo di “inchiodarci” a una responsabilità inesistente non ha avuto altro effetto che rivelare una cosa molto semplice: non siete preparate a trattare questi temi e non siete state caute nemmeno nel valutare le conseguenze del vostro gesto.
Dal canto nostro, siamo grati per l’occasione che ci avete dato: quella di mostrare con i fatti, e non con le parole, la differenza tra chi agisce con competenza e chi reagisce d’impulso.
Vi consigliamo sinceramente, per il futuro, di evitare di scrivere su argomenti di cui non avete padronanza e non solo per una questione di credibilità, ma per rispetto verso le istituzioni che voi stesse, seppur in minoranza, rappresentate".

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