Antenna Santa Maria a Monte, la sindaca: "Allarmismo, nessun pericolo per i cittadini"

Manuela Del Grande

L'ex Assessore all’ambiente Maccanti crea allarmismo fra gli abitanti del Comune di Santa Maria a Monte con riferimento all'antenna che dovrà essere installata nel Cerrettano, riferendo alla stampa che tale intervento costituisce un forte impatto visivo ed ambientale, senza aver predisposto il Piano delle antenne. Volendo, velatamente, affermare che l’Amministrazione Del Grande non tutelerebbe in modo adeguato la salute dei cittadini.

“Preme ricordare alla Consigliera d’opposizione Maccanti – ribatte il Sindaco Manuela Del Grande – che l’articolo 4 della legge 95/2024 al comma 7-bis prevede deroghe ai piani antenne comunali ai fini di attuare il Piano Nazionale 5G. La localizzazione degli impianti 5G nelle aree bianche può essere disposta in deroga ai piani antenne e ai regolamenti comunali di cui all'articolo 8, comma 6, della legge 22 febbraio 2001, n. 36. La norma ha una finalità chiara: accelerare la realizzazione di impianti per la tecnologia 5G in tutte le aree che attualmente non sono servite dalla tecnologia in questione, perché i gestori non hanno convenienza ad investire e richiedono copertura dei finanziamenti statali, PNNR compreso”.

Ogni due/tre Consigli Comunali, Maccanti sente la necessità di tornare sull’argomento senza considerare che nella precedente legislatura l’allora Sindaco Parrella non rinnovò il Piano Antenne. La Consigliera lamenta che non sia avvenuta una minima informazione alla popolazione e richiede un incontro pubblico.

“È doveroso precisare – continua Del Grande – che la società INWIT a fine 2024 aveva contattato l’Ente per richiedere la disponibilità di aree pubbliche nella zona collinare di Santa Maria a Monte al fine di coprire una zona effettivamente carente del segnale telefonico. Gli fu comunicato espressamente che non vi erano aree pubbliche utili a tale scopo, motivo per cui Inwit si è arrangiata, ovvero ha stretto accordi con i privati individuando un’area consona all’installazione delle proprie apparecchiature”.

“L’Italia è il primo paese a prevedere un intervento pubblico per il mercato mobile per favorire lo sviluppo di una tecnologia all’avanguardia, anche nelle aree più svantaggiate – ribatte il Sindaco –. L’obiettivo è quello di arrivare nelle case degli Italiani con una connessione fissa di almeno 1 Giga e garantire la copertura 5G ad altissima velocità a tutte le aree popolate del Paese, per garantire, entro il 2026, uguaglianza ed inclusione sociale attraverso un Paese connesso ai migliori livelli europei, di cui potranno beneficiare tutti i cittadini”.

Occorre precisare che i piani PNRR hanno priorità ed urgenza di intervento e che il mancato raggiungimento degli obiettivi PNRR comporta il disimpegno da parte della Commissione europea del relativo contributo finanziario, con la conseguente riduzione o revoca delle risorse relative agli investimenti previsti. Si precisa altresì che in data 30/11/2023 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la Direttiva Ministeriale concernente “Le Linee di azione nei procedimenti amministrativi in materia di realizzazione di reti pubbliche di comunicazione relative agli interventi da realizzare per l’attuazione del PNRR” che prevede all’art. 2 che “in relazione alla realizzazione delle infrastrutture strategiche oggetto della presente direttiva, l’esercizio dell’attività autorizzatoria non deve determinare la frapposizione di ostacoli, arresto o l’aggravamento dei procedimenti e/o il rallentamento delle tempistiche procedimentali”, così che le infrastrutture ed i relativi permessi assumono carattere di urgenza e indifferibilità.

“La richiesta di INWIT – continua il Sindaco – ha scaturito una conferenza dei servizi che ha coinvolto vari Enti e originato un confronto che si è prorogato fino ad agosto, concludendosi con il decreto della Regione Toscana in base al quale veniva concesso parere positivo al rilascio dell’autorizzazione, considerato che nessun Ente coinvolto ha espresso valutazioni negative sul progetto, limitandosi a sole prescrizioni. Dunque, la salute dei cittadini non è in discussione: sono stati analizzati tutti gli elementi e gli Enti coinvolti hanno rassicurato sulla fattibilità di un’operazione a cui il Comune non può opporsi per le motivazioni suddette. Inoltre, come ricorda proprio la Consigliera Maccanti, il Piano Antenne è superato e non obbligatorio. In Italia i valori massimi di esposizione sono tra i più bassi d’Europa. Le antenne devono rispettare controlli costanti e sono tarate per rimanere ben al di sotto di queste soglie. La nuova antenna ricadrà su area privata e non pubblica, e la normativa ne consente la sua installazione, seppur attenta nei vari passaggi. Parlare di incoerenza del Sindaco e di Maurizio Lucchesi, Vicesindaco, è ancora una volta voler polemizzare. I tempi a cui fa riferimento Maccanti sono superati dalle necessità aumentate dei cittadini, che in quella zona hanno difficoltà nelle comunicazioni telefoniche.

“Non si ritiene quindi necessario convocare un incontro pubblico con la cittadinanza – conclude il Sindaco – poiché i cittadini non saranno esposti ad alcun rischio, ma beneficeranno esclusivamente di un miglioramento dei servizi di telecomunicazione”.


Il Sindaco
Del Grande Manuela

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