Il Cardinale Simoni incontra Papa Leone XIV: il porporato in visita a San Donato a Livizzano

Domenica in una giornata dai tratti ormai autunnali ma riscaldata dal sole e dal calore di centinaia di fedeli, è stato accolto a San Donato a Livizzano il venerato Cardinale Ernest Simoni che dopo alcuni mesi di assenza dalla cittadella mariana montespertolese a lui tanto cara per un viaggio pastorale di 8 settimane negli Stati Uniti di America, con la gioia e la commozione impresse sul volto è tornato a Montespertoli.

 

Il cardinale albanese si è recato nei giorni scorsi presso la Città del Vaticano dove gli è stata concessa udienza privata nel palazzo apostolico ricevuto assieme al Cardinale Giuseppe Betori dal Santo Padre Leone. XIV come ha riferito ai fedeli è stato accolto con tanto affetto e fraternità dal Sommo Pontefice con il quale si è intrattenuto a lungo in colloquio fraterno.

 

Sua Eminenza è stata accolta al cancello della Via Crucis dal parroco Don Cristian Meriggi e a piedi alla sua venerata età di 97 anni ha percorso la salita tra una folla di fedeli assiepati ai margini del viale che porta alla statua di San Michele Arcangelo che commossi fino alle lacrime lo hanno accolto uno scrosciante e interminabile applauso mentre Padre Ernest nella sua semplicità ripeteva “io sono come tutti gli altri, applaudite e gioite al Signore guardate al Signore e pregate il Signore”.

 

Il Cardinale ai piedi della grande statua di bronzo dove vi è anche una roccia prelevata nella Basilica di San Michele Arcangelo nel Gargano opera tanto voluta dall’allora parroco Don Mario Boretti, ha ricevuto il saluto di Don Meriggi e dei fedeli festanti e felici di avere nuovamente Sua Eminenza tra loro.

 

Il presule prendendo la parola ha rammentato l’importanza della festa dei Santi Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele, ha recitato poi la preghiera in latino di San Michele e non sottraendosi alle fatiche ha incontrato i tanti fedeli presenti e bisognosi di una sua parola, di una benedizione, del conforto della Santa Chiesa.

 

Il Cardinale ha poi presieduto la solenne concelebrazione con il parroco e Don Cristian Comini animata dal coro parrocchiale, al termine ha invitato i fedeli a pregare per il Papa, per il suo universale ministero petrino e per i governanti affinché il Signore e la Vergine Maria Regina della Pace possano illuminare le loro menti affinché possa risplendere sulla terra una duratura e proficua pace e cessare ogni azione bellica.

 

Per l’occasione il Cardinale durante il sacro rito ha utilizzato le insegne episcopali mitria e pastorale appartenenti al compianto vescovo emerito di Fiesole Monsignore Luciano Giovannetti che aveva conosciuto personalmente anni fà il porporato proprio a San Donato a Livizzano portate dal segretario del Vescovo Simone Carlo Maria Bonaccorsi Oblato Benedettino.

 

Per l’occasione erano presenti le autorità locali, il presidente della federazione fiorentina dell’istituto “nastro azzurro” Generale Salvatore Scafuri il quale con affetto devozione e stima ha rivolto un toccante indirizzo di saluto al cardinale interrotto più volte dall’applauso dei presenti e il

personale della Polizia Locale dell’Unione dei Comuni del circondario empolese valdelsa il Cav.Vieri Lascialfari cerimoniere e Valerio Tripodi.

 

Al Cardinale fortemente legato alla figura e alla spiritualità di San Pio da Pietrelcina dove decine di volte si è recato in pellegrinaggio, gli è stato fatto dono di un busto del santo stimmatizzato del Gargano in terracotta invetriata tipica della ceramica locale opera dei maestri artigiani

Fonte: Ufficio Stampa

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