
i terrà venerdì 31 ottobre al Csa Intifada lo S.P.A.Vento Fest, iniziativa promossa dalle studentesse e dagli studenti del Movimento Clara "contro la privatizzazione dei servizi pubblici essenziali".
La serata avrà inizio alle 20.30 con un apericena a buffet e un dibattito dedicato al referendum comunale del 9 novembre, che chiamerà la cittadinanza empolese a esprimersi sulla costituzione della Multiutility. A seguire, è previsto il dj set Bassline Raw Bangers (RBB), che animerà il dopocena fino a tarda notte.
Il referendum intende abrogare la delibera approvata nell’ottobre 2022 con cui il Consiglio comunale aveva disposto la fusione per incorporazione di Consiag Spa, Acqua Toscana Spa e Puliservizi Spa in Alia, prevedendo così la costituzione di una holding di servizi essenziali da poter successivamente quotare in borsa.
Il Csa Intifada e i Cobas ATI, aderenti alla Confederazione Cobas del lavoro privato, dichiarano la propria contrarietà all’operazione e invitano la cittadinanza a "votare SÌ al referendum di domenica 9 novembre", affermando che "servizi essenziali come quelli dell’energia, dei rifiuti e dell’acqua debbano restare pubblici. La loro funzione – si legge nella nota – deve essere quella di fornire servizi di qualità alla cittadinanza tutta e non certo quella di essere a scopo di lucro per pochi".
Le realtà promotrici ricordano l’esito dei referendum nazionali del 2011, nei quali "quasi il 55% degli aventi diritto" si espresse "con percentuali intorno al 95% affinché l’acqua restasse un bene pubblico".
"Possibile, come per il nucleare, che ciclicamente ci sia chi vuole sovvertire il volere popolare? – domandano – Perché, cambiando paradigma, non è chi vuole modificare lo stato delle cose a sottoporsi alle urne?".
In merito alla partecipazione al voto, viene evidenziata la difficoltà di "portare la gente alle urne, anche per la sciagurata scelta della maggioranza in Consiglio comunale di non accorpare questo referendum alle recenti elezioni regionali".
"Invitiamo tutta la cittadinanza empolese a recarsi alle urne – concludono dal Csa Intifada e dai Cobas ATI –: nei referendum viene meno la delega, la scelta è diretta, o SÌ o NO. La battaglia contro lo smantellamento dei servizi essenziali continuerà sempre e comunque nelle piazze, nelle scuole e nei luoghi di lavoro".
Notizie correlate
Tutte le notizie di Empoli
<< Indietro





