
Lo 'strano caso' dei tombini 'spariti', coperti di asfalto e diventati un tutt'uno con la strada, ma da poco tornati alla luce a Ponzano. Durante l'intervista di gonews.it ad alcuni residenti del quartiere, riuniti nel gruppo "Alluvionati 14 marzo", è stata portata all'attenzione la vicenda, in particolare in via del Giardino.
Oggi, lungo quella strada, sono 'rispuntati' almeno 4 tombini, circondati da un asfalto diverso rispetto a quello che corre su tutta la carreggiata, numerati con vernice spray. Fino a neanche un mese fa, però, si vedeva solo l'asfalto. Da qualche tempo era stato segnato un simbolo fatto con bomboletta spray proprio a livello della posizione dei tombini, dove poi nelle scorse settimane alcuni operai hanno lavorato per farli riemergere.
A dimostrarlo sono anche le immagini di Google Maps, datate ottobre 2025, che ritraggono la via priva di tombini con quelle che, presumibilmente, sono le posizioni degli stessi tracciate a spray. Un esempio è il tombino di fronte alle strisce, scoperto nella foto a sinistra (scattata oggi mercoledì 12 novembre) e in precedenza coperto dall'asfalto (come da immagine Google Maps di ottobre 2025).
- (foto gonews.it)
- (Screenshot da Google Maps, immagini ottobre 2025)
Sul tema gonews.it ha sentito il Comune di Empoli, dal quale sono in attesa maggiori dettagli sulla vicenda. Da quanto appreso l'intervento risalirebbe agli anni delle precedenti Amministrazioni comunali.
Una data dei lavori potrebbe risalire al 2020: infatti da un comunicato stampa del Comune del 22 giugno su "lavori di manutenzione ordinaria alla segnaletica orizzontale" e "intervento di bitumatura" veniva annunciato il via il giorno stesso ad alcuni lavori a Ponzano. Nel dettaglio proprio in via del Giardino: "Si tratta di un intervento di sistemazione del marciapiede e della asfaltatura della strada".
- (foto gonews.it)
- (Screenshot da Google Maps, immagini ottobre 2025)
Bisogna precisare che non esiste nessuna correlazione certa e diretta tra la 'tombatura' dei tombini e l'alluvione di marzo: il gruppo alluvionati non ha stabilito alcuna correlazione, e il Comune smentisce che possa esserci.
È possibile però fare alcune considerazioni generali. Dallo stesso racconto dei residenti emerge che durante l'alluvione i tecnici intervenuti avrebbero cercato di verificare se ci fossero fognature vuote in cui far defluire dell'acqua. Ovviamente, in mancanza dei tombini, i tecnici non hanno potuto verificare agilmente se quello specifico tratto di fogna fosse vuoto, ma dal Comune fanno sapere che "l'apertura di quei chiusini durante l'alluvione non avrebbe permesso l'allontanamento dell'acqua" in quanto si tratta di "fognature centrali".
Quel che si può dire con un po' più di certezza è che un accesso diretto ai tratti fognari tramite tombino permette ovviamente una manutenzione migliore, che è una delle questioni sollevate dal gruppo 'Alluvionati', ma anche in questo caso nessuno al momento ha potuto verificare che in quel tratto ci siano state problematiche di questo tipo.
Allo stato attuale l'unico dato di fatto è che se quei tombini erano presenti, sono stati coperti e successivamente fatti riemergere, come è stato riscontrato in questi giorni, significa che una funzione devono pur averla.
Il Comune: "Asfaltatura del 2020. Chiusini non per deflusso acque, ma accesso a fognatura"
"In merito alle richieste pervenute, specifichiamo che l'intervento di asfaltatura di via del Giardino è risalente a giugno 2020. I chiusini rimasti coperti a centro strada sono legati alle fognature centrali e non hanno funzione di deflusso delle acque ma di accesso alla fognatura".
Poi viene aggiunto: "In alcune strade, alcuni tombini erano stati coperti da asfalto. In seguito a segnalazioni dei cittadini e a sopralluoghi l’amministrazione ha chiesto ad Acque di eseguire il ripristino puntuale. Preme sottolineare che l'apertura di quei chiusini durante l'alluvione non avrebbe permesso l'allontanamento dell'acqua, a causa della forte pressione ricevuta dalle fogne, e soprattutto avrebbe causato problemi di sicurezza in mancanza di segnalamento e confinamento dell'area con il movimento di mezzi e persone non interdetto. Quei chiusini infatti non hanno funzione di deflusso delle acque stradali, che è compito delle caditoie laterali".
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