Addio a Riccardo Bertini, una vita al servizio della memoria e della libertà

Viareggio piange il presidente dell’Anpi, già assessore e figura di riferimento della sinistra locale


Si è spento all’età di 82 anni Riccardo Bertini, figura storica della sinistra viareggina, già esponente del Partito Comunista Italiano, consigliere comunale e assessore del Comune di Viareggio. Attualmente era presidente dell’Anpi cittadina, associazione nella quale aveva profuso tutto il suo impegno civile e morale.

Bertini era figlio di due protagonisti della Resistenza: Chittò, nome di battaglia di Ciro Bettini, partigiano ucciso dai nazisti il 28 agosto 1944 e insignito della medaglia d’argento al valor civile alla memoria, e Didala Ghilarducci, la “partigiana per amore”. Una famiglia la cui storia si intreccia indissolubilmente con i valori della libertà e della lotta antifascista.

L’annuncio della scomparsa ha suscitato profondo cordoglio in città. Il sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro, ha ricordato Bertini come “figlio di Didala, la partigiana che ha incarnato con la sua vita il valore della libertà, ne ha condiviso la testimonianza e l’eredità morale. La notizia della sua scomparsa ci addolora profondamente, ma il suo legame con la storia e con i valori della Resistenza resterà per sempre parte della memoria della nostra città”.

Un cordoglio condiviso anche dall’ex assessore regionale Marco Montemagni, che ha sottolineato il ruolo centrale di Bertini nella Regione Toscana sin dalla prima legislatura del 1970. “È stato un dirigente di primo ordine, apprezzato consigliere comunale e assessore con i sindaci Costa e Federigi: ha amministrato con competenza, rigore e passione. Attualmente era molto impegnato come presidente dell’Anpi di Viareggio”.

Il Partito Democratico di Viareggio ha espresso “profondo dolore” per la perdita di “un punto di riferimento fondamentale nella difesa della memoria, della democrazia e dell’antifascismo. Riccardo ha dedicato la sua vita con passione, umiltà e coerenza a promuovere i valori della Resistenza. Ha incarnato l’impegno civico non solo come presidente dell’Anpi, ma anche come cittadino attento e partecipe”. Sotto la sua guida, l’Anpi ha saputo coinvolgere le nuove generazioni, trasmettendo loro il senso di una memoria viva, non come nostalgia, ma come dovere per costruire un futuro più giusto e più libero.

Messaggi di vicinanza sono arrivati anche dalla Cgil provinciale di Lucca e della Versilia. Paolo Puccinelli lo ricorda come “un dirigente e un amministratore intelligente e appassionato, la cui formazione e il modo di interpretare il proprio ruolo nel movimento democratico e di sinistra sono stati un contributo decisivo nell’analisi e nelle attività quotidiane rivolte al miglioramento delle condizioni di vita e della dignità dei lavoratori e dei cittadini tutti”.

Con la scomparsa di Riccardo Bertini, Viareggio perde una delle sue voci più autorevoli, un esempio di coerenza e dedizione che ha saputo incarnare, nel privato e nel pubblico, i valori della Resistenza e della Costituzione. Un’eredità che continuerà a vivere nella memoria collettiva e nell’impegno di quanti, come lui, credono in un’Italia più libera e più giusta.

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