Toscana Rossa porta al Tar il caso della legge elettorale: "Una questione di democrazia"

Bundu: "Se il Tar ci dà ragione, fuori fino a due consiglieri del centrodestra"


Si terrà il 18 febbraio davanti al Tribunale amministrativo regionale della Toscana l’udienza sul ricorso presentato da Toscana Rossa contro l’esclusione dal Consiglio regionale dopo le elezioni dello scorso ottobre. La lista, ferma al 4,5% e quindi sotto la soglia del 5%, rivendica tuttavia il dato della candidata presidente Antonella Bundu, che ha superato la stessa soglia con il 5,2%.

Secondo i ricorrenti, una parte consistente di elettori avrebbe espresso un’indicazione di voto chiara, senza mettere la seconda croce sulla lista, circostanza che invaliderebbe l’applicazione della soglia. Bundu parla di 72.321 persone senza una rappresentanza e annuncia che, in caso di esito negativo,continueremo col Consiglio di Stato”.

Bundu: "Se il Tar ci dà ragione, fuori fino a due consiglieri del centrodestra"

La candidata presidente chiarisce gli effetti potenziali dell’accoglimento del ricorso: Possiamo entrare in Consiglio regionale con una o due persone, come calcolato dal nostro studio legale. E uscirebbero uno o due consiglieri del centrodestra: uno è Marco Guidi di Fdi, gli abbiamo inviato una notifica”.

La replica di Guidi (Fdi) non si è fatta attendere: "La legge elettorale mi pare chiara. Ho letto il ricorso di Toscana Rossa: vengono fatti esempi sul Veneto, la cui legge è però diversa dalla Toscana. Poi in generale tale norma va cambiata, ma perché penalizza i territori più piccoli, è un sistema fiorentino-centrico"

Bundu insiste invece sulla natura costituzionale della contestazione: Stiamo contestando la legittimità di ostacoli che vanno a inficiare la rappresentanza. Oggi ci sono tre consiglieri, due del M5s e uno della Lega, che hanno preso circa 20.000 voti in meno di noi, e noi non siamo dentro: questo dovrebbe indignare tutti”.

Accanto a lei le forze della lista. Bianca Galmarini (Possibile) parla di “72.321 voti che chiedono giustizia”, mentre Leonardo Masi (Rifondazione) si dice fiducioso “che il ricorso abbia un ottimo risultato”. Per Francesca Trasatti (Potere al Popolo), "la lista Toscana Rossa ha dimostrato che esiste una parte dell’elettorato che non si sente rappresentata né dalla destra né dal campo largo"

La nota di Toscana Rossa: "È una battaglia per la democrazia"

Nel documento diffuso dopo la conferenza stampa, Toscana Rossa definisce il ricorso "una questione fondamentale legata alla democrazia, alla rappresentanza e ai diritti elettorali", denunciando "l'applicazione errata di principi costituzionali e norme regionali che hanno compromesso l'effettività del voto"

Uno dei punti chiave riguarda la disparità prodotta dalla legge vigente: "Forze politiche che hanno raccolto decine di migliaia di voti in meno rispetto a noi hanno comunque ottenuto consiglieri, mentre noi, nonostante il superamento della soglia del 5% con una sola lista e una candidata presidente, siamo stati esclusi. Non è una questione tecnica, è una questione di principio: i voti si contano, non si pesano".

Secondo Toscana Rossa, la soglia penalizzerebbe sistematicamente le alternative ai due poli: "La legge elettorale attuale va cambiata, perché favorisce due blocchi e ostacola l'espressione delle alternative politiche".

La lista lancia anche una raccolta fondi per sostenere le spese legali: "Ogni donazione, di qualsiasi importo, sarà decisiva per portare avanti questa battaglia e difendere i diritti di tutti e tutte".

Sinistra Progetto Comune: "Servono Bundu in Consiglio e una nuova legge elettorale"

Alla conferenza stampa era presente anche Sinistra Progetto Comune, che ha ospitato l’iniziativa in Palazzo Vecchio. Il consigliere Dmitrij Palagi annuncia una presa di posizione istituzionale: "Nei prossimi giorni depositeremo una risoluzione perché il Comune di Firenze chieda alla Regione Toscana di cambiare la legge regionale".

Palagi riporta integralmente la nota delle tre componenti della lista, che ribadiscono: "È fondamentale che ogni voto abbia lo stesso peso, senza discriminazioni o manipolazioni "e che "questa battaglia non riguarda solo chi ha votato Toscana Rossa, ma il diritto di tutti e tutte a una rappresentanza vera".

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