
Giustizia oltre ottant'anni dopo per Pietro Pasqualetti, ricordato a Ponte a Elsa con una pietra d'inciampo e i Giardini della Memoria
Riconosciuto il risarcimento agli eredi di Pietro Pasqualetti, empolese deportato a Mauthausen l'8 marzo 1944 dove morì due giorni prima della fine della guerra, ricordato a Ponte a Elsa ai Giardini della Memoria e con una pietra d'inciampo posata due anni fa. Come riportato oggi dal quotidiano Il Tirreno, dopo aver citato la Germania in Tribunale al nipote è stato riconosciuto un risarcimento di 462mila euro per i danni subiti per la morte del nonno, padre della mamma che all'epoca aveva 14 anni e che era già perso la madre.
Pietro Pasqualetti, a cui nel 2016 fu intitolato alla memoria il Giardino di via Osteria Bianca, viale della concordia e via Pietro Gobetti a Ponte a Elsa, nacque a Empoli il 21 luglio 1891 ed era residente a Brusciana. Fu imprigionato ingiustamente per diciotto mesi essendo ritenuto uno dei partecipanti all’assalto dei cinquanta marinai nel marzo 1921. Rilasciato e ritenuto sovversivo, non aderì al Partito Nazionale Fascista. Convocato in caserma l'8 marzo del 1944, salutò la figlia ma da lei non fece più ritorno: fu deportato lo stesso giorno in Germania, dove morì il 23 aprile 1945.
Nella citazione a giudizio il nipote ha chiesto che venisse accertata e dichiarata "la responsabilità della Repubblica Federale di Germania per i fatti di reato commessi dai soldati tedeschi e da considerarsi crimini di guerra e contro l'umanità" oltre alla condanna al risarcimento per i danni non patrimoniali subiti. L'uomo con la condanna ha ottenuto giustizia per il nonno oltre ottant'anni dopo: quando la sentenza diventerà definitiva subentrerà il fondo ristori istituito dal ministero dell'Economia e delle finanze. Un anno fa, a dicembre 2024, la prima sentenza del genere a Empoli agli eredi di un deportato della ex Vetreria Taddei, seguita qualche giorno dopo da un secondo risarcimento per un'altra famiglia fino alla più recente sentenza, stavolta nella vicina Montelupo Fiorentino, sul risarcimento agli eredi di due cittadini deportati morti sempre nel 1944.
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