Auguri di Natale all’Arcivescovado per le Polizie Locali di Mugello e Empolese Valdelsa

Incontro familiare caloroso quello di questa mattina, avvenuto nell’Arcivescovado di Firenze con i vertici della Polizia Locale dell’Unione del Mugello e dell’Unione del Circondario dell’Empolese Valdelsa, ricevuti in udienza dall’Arcivescovo Gambelli per gli ormai tradizionali auguri di Natale. Erano presenti il Comandante Generale Marco Bambi (Unione Mugello), il Comandante Generale Massimo Luschi (Unione Empolese Valdelsa), il Comandante Paolo Baldini, il Cav. Vieri Lascialfari Cerimoniere della Polizia Locale.

I Comandanti hanno salutato e ringraziato il Vescovo, raccontando dei pellegrinaggi giubilari vissuti dalle due Polizie Locali nello scorso mese di novembre, assieme ai rappresentanti delle Amministrazioni Comunali. Le delegazioni sono state ricevute nella Città del Vaticano e hanno avuto la possibilità di oltrepassare la Porta Santa e incontrare personalmente il Santo Padre Leone XIV.

Tutto il personale è rimasto fortemente colpito e toccato dall’incontro con il Pontefice, il quale, soffermandosi a parlare con i pellegrini in uniforme, li ha accolti con calore e paternità; al Santo Padre, nello storico incontro in Piazza San Pietro, sono state donate opere dell’artigianato locale e prodotti tipici.

All’Arcivescovo è stato fatto dono di un giglio rosso su scudo bianco in ceramica, raffigurante copia dello stemma araldico della Città di Firenze e che contraddistingue anche lo stemma della città di Castelfiorentino, dalla cui terra proviene Mons. Gambelli. Donati anche prodotti tipici dell’agricoltura dei due territori da dove provengono le Polizie Locali, in servizio alle due estremità della giurisdizione ecclesiastica dell’Arcidiocesi di Firenze, ovvero a Nord il Mugello, a Sud l’Unione dell’Empolese Valdelsa.

“Ringrazio Sua Eccellenza Gherardo Gambelli che ci ha accolti quest’oggi con tanto affetto e calore” ha affermato il Comandante Massimo Luschi. Don Gherardo, esempio del “Buon Pastore”, figlio del nostro amato territorio dell’Empolese-Valdelsa, sua terra di origine dov’è cresciuto e dove ha maturato la sua vocazione al sacerdozio. Chiamato poi al ministero episcopale a servizio della Chiesa fiorentina, grande dono per tutti noi. Il suo spirito missionario, che lo ha visto per più di dieci anni impegnato nelle “periferie esistenziali” alle quali invitava a guardare Papa Francesco, possa spronarci tutti sempre più nel nostro quotidiano e silenzioso lavoro al servizio della collettività.

Fonte: Ufficio Stampa

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