
Importante passo avanti nel campo delle donazioni di organi e tessuti per gli ospedali della provincia di Lucca. Al programma della donazione dei tessuti oculari, per il quale l’ospedale di Lucca ha svolto un ruolo storico nell’ambito del panorama regionale del procurement dei donatori di tessuti, si è affiancato il nuovo programma della donazione di tessuto osseo da donatore vivente, attivato da soli due mesi negli ospedali della Valle del Serchio e Versilia. Sono state già effettuate 5 donazioni, nei Blocchi operatori degli ospedali di Castelnuovo di Garfagnana e Versilia.
L’avvio del programma, sostenuto dall’Organizzazione Toscana Trapianti, ha previsto una stretta sinergia, in termini di programmazione, tra i direttori dei presidi ospedalieri, Francesco Puggelli, Grazia Lucchini e Maurizio Petrillo, il direttore dell’Area ortopedica Giuseppe Lioci ed il coordinatore aziendale per il procurement Paolo Lopane.
La donazione di osso da vivente consiste nel prelievo in sala operatoria della testa del femore nel corso di interventi chirurgici di sostituzione protesica di anca. Il tessuto prelevato, anziché essere smaltito, viene processato presso la Banca del tessuto osseo di Careggi e messo a disposizione dei Chirurghi ortopedici impegnati in interventi complessi di ricostruzione ossea in pazienti oncologici e non solo.
Il prelievo non espone il paziente a nessun tipo di rischio, non modifica I tempi di intervento e avviene nel totale rispetto dell’anonimato.
“Desidero ringraziare - evidenzia il responsabile del Coordinamento aziendale per il procurement, Paolo Lopane - i coordinatori ospedalieri Puccetti, Lupo e Silvestri e gli infermieri Case-manager diretti da Luisella Meini, ICO per la continuità assistenziale del procurement dei donatori, per l’impegno dimostrato ed i risultati ottenuti nell’organizzazione di questo importante percorso sanitario che impegna in modo trasversale tutto il tessuto ospedaliero”.
“Esprimo soddisfazione- sottolinea il responsabile del presidio ospedaliero della Valle del Serchio, Maurizio Petrillo - per l’apertura del programma all’ospedale di Castelnuovo, a dimostrazione del fatto che ogni struttura ospedaliera della rete aziendale può dare un importante contributo al procurement dei donatori sulla base delle proprie valenze specialistiche. Ringrazio per la sensibilità e l’impegno il direttore di Anestesia e rianimazione Simone Cavani, la coordinatrice infermieristica Alda Berti e tutto il personale, d’ogni profilo, del Blocco operatorio dell’ospedale Santa Croce che, in collaborazione con Lorenzo Marzona, responsabile della struttura di Ortopedia della Valle, hanno reso possibile questo importante risultato”.
Fonte: Azienda Usl Toscana nord ovest - Ufficio stampa
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