
I sindacati annunciano: "I Gigli aperti a Santo Stefano. Nuova mobilitazione dopo l'apertura di Ferragosto"
Filcams CGIL e UilTucs Toscana proclamano astensione e sciopero dal lavoro per il settore del commercio, per le giornate del 25 e 26 dicembre 2025 e 1° gennaio 2026.
"Il tempo è la cosa più importante che abbiamo. Nessuno se lo può prendere" si legge in una nota dei sindacati. "Rimanere aperti durante le festività natalizie e di fine anno è una scelta inaccettabile, che rappresenta un’offesa alla dignità del lavoro e delle lavoratrici e dei lavoratori del commercio. Da anni, in nome di presunte liberalizzazioni, si è superato ogni limite di decenza, svuotando di significato le festività civili e religiose e peggiorando le condizioni di lavoro, senza alcun reale beneficio né occupazionale né economico".
Per i sindacati "le aperture nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno non hanno prodotto maggiore benessere, ma solo una compressione dei diritti, un peggioramento della qualità della vita e salari che restano insufficienti. I consumi non crescono perché mancano i soldi da spendere, non perché mancano le occasioni per farlo, e certamente le feste non possono diventare l’ennesimo terreno di sfruttamento. Per questo Filcams CGIL e UilTucs Toscana ritengono necessario un cambio di rotta: servono tutele reali per l’occupazione, salari più alti e un diverso modello di sviluppo e di consumo, che rimetta al centro le persone e non il profitto ad ogni costo".
Inoltre "ricordiamo che, come sancito anche da numerose sentenze e dal CCNL, il lavoro nelle festività civili e religiose non è un obbligo e che nessun lavoratore può essere comandato al lavoro senza il proprio consenso. Difendere il tempo di vita, la dignità e i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori è una scelta di civiltà".
I sindacati: "I Gigli aperti a Santo Stefano". Proclamato sciopero
In questo contesto, Filcams Cgil Firenze e UilTucs Toscana contestano: "Il centro commerciale I Gigli di Campi Bisenzio prosegue, senza arretramenti, nella propria scelta di aperture nei giorni festivi, annunciando anche quella nella giornata di Santo Stefano". Già per l'apertura di Ferragosto i sindacati proclamarono sciopero.
"Una decisione assunta nonostante le reiterate e formali richieste da parte delle Organizzazioni Sindacali, Filcams Cgil Firenze e Uiltucs Toscana, di rivedere questa impostazione, avanzate da tempo e ribadite anche nel corso dell’incontro promosso sul tema dalle amministrazioni comunali di Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio e Calenzano, dove tutti i presenti non poterono non registrare che l’apertura del 26 dicembre avrebbe rappresentato l'ennesima anomalia nel panorama commerciale della Piana fiorentina. Siamo quindi di fronte a una scelta precisa e deliberata, che risponde esclusivamente a una logica di profitto e ignora completamente le esigenze, i diritti e la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori. Le festività non possono essere ridotte a una merce da svendere sull’altare di un consumismo insostenibile e irresponsabile. Per questo diciamo con forza no all’ideologia del 'sempre aperto'". E dopo la mobilitazione di Ferragosto "proclamiamo lo sciopero per l’intera giornata del 26 dicembre, per riaffermare il valore delle festività e il rispetto del lavoro".
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