
Nell'operazione Vello d'Oro del febbraio 2018 si era giunti all'arresto di 14 persone tra Toscana e Calabria per reati che vanno dall’associazione per delinquere all’estorsione, dal sequestro di persona all’usura, dal riciclaggio all’abusiva attività finanziaria, dall’emissione di fatture per operazioni inesistenti al trasferimento fraudolento di valori, anche con l’aggravante del metodo mafioso. Nell'Empolese era stato arrestato un 53enne residente a Vinci, Cosma Damiano Stellitano.
Delle aziende riconducibili all'imprenditore erano finite sotto l'occhio della guardia di finanza di Firenze poiché avrebbero veicolato capitali illeciti verso i clan della 'ndrangheta delle famiglie Barbaro e Nirta sulla costa ionica di Reggio Calabria oltre che a personaggi del clan Lo Russo dell'area Nord di Napoli.
Sono stati sequestrati tutti i beni riconducibili all'imprenditore, per circa 2 milioni di euro. Quindi circa 30 conti bancari, 7 veicoli e 3 aziende tra Reggio e Pisa, oltre al 50% di quote di un'azienda di Catanzaro e infine 8 immobile, tra cui uno a Tenerife.
I provvedimenti odierni si inseriscono in una più ampia strategia istituzionale, basata sul coordinamento dell’Ufficio della Procura di Firenze per le misure di prevenzione e per il contrasto ai patrimoni illeciti anche di provenienza mafiosa, volto a contrastare, anche attraverso l’applicazione della normativa antimafia, l’infiltrazione criminale dell’economia legale.
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