
Nella giornata di mobilitazione internazionale in difesa della rivoluzione confederale, a Firenze la realtà della durezza e della tragicità della guerra si fa spazio nello shopping natalizio.
Da inizio ottobre Erdogan sta attaccando il nord della Siria e liberando dalle prigioni i jihadisti che il sacrificio di decine di migliaia di donne e uomini aveva fermato.
Le istituzioni italiane finora non hanno rilasciato altro che dichiarazioni simboliche. È necessario che i crimini di guerra della Turchia vengano condannati a livello internazionale.
È necessario che in Italia non venga applicata la sorveglianza speciale nei confronti di Eddi, Jacopo e Paolo, tre italiani che hanno partecipato alla rivoluzione con un lavoro di informazione ma anche combattendo per sconfiggere ISIS, come Orso, nostro concittadino, partigiano di Rifredi. Lunedì 16 avrà luogo a Torino l’ultima udienza dei un processo che li vede al banco degli imputati, quando invece crediamo che il nostro paese dovrebbe solo ringraziare loro e tutti coloro che hanno fatto la stessa cosa.
Con un pensiero a Leopoldo, combattente italiano YPG e a tutti gli internazionalisti che in questo momento si trovano in Rojava per continuare a difendere questo esperimento rivoluzionario di convivenza tra i popoli e le religioni, che tiene al centro la libertà delle donne e l’ecologia, continuiamo a mobilitarci! La guerra non è finita!
Dmitrij Palagi e Antonella Bundu, Sinistra Progetto Comune: "La città di Lorenzo Orsetti nella battaglia per la difesa del Rojava"
"Dopo la bella e importante manifestazione di ieri pomeriggio, anche oggi eravamo in piazza al fianco dei movimenti e di quelle realtà che tengono alta l’attenzione sulla causa curda. La guerra di Erdogan non è finita, anche se la politica a larga maggioranza pare volerla rimuovere. La città di Lorenzo Orsetti non può non vedere e dimenticare, deve stare con la sua famiglia nella battaglia per la difesa del Rojava. La resistenza democratica e progressista ha bisogno del sostegno internazionale. Siamo orgogliosi di essere dalla parte giusta di questa battaglia, mentre Eddi, Jacopo e Paolo sono processati in questi giorni per aver scelto di andare a combattere l’Isis. #RiseUp4Rojava è una giornata di mobilitazione internazionale a cui anche Firenze ha risposto!"
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