Coronavirus, il rischio contagio svuota i supermercati

foto gonews.it

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Oggi, 25 febbraio, due casi di coronavirus sono stati confermati in Toscana dal commissario nazionale alla Protezione Civile Angelo Borrelli.  


In Toscana, dove a oggi, 24 febbraio, non si registrano casi di coronavirus o meglio SARS-CoV-2 , la vita continua normalmente. La Regione ha preso provvedimenti precisi per quanto concerne i casi di rientri dalla Cina. Ma a pochi giorni da quello che sembra essere l'inspiegabile focolaio italiano che si sta diffondendo in Lombardia e tocca Veneto, Emilia Romagna, Piemonte e Lazio, a caccia del paziente 0, l'attenzione degli italiani si è spostata all'interno dei confini nazionali e non tutti si sentono sicuri.

Complice il clima allarmistico, alcuni consumatori stanno svuotando gli scaffali dei supermercati toscani per assicurarsi prodotti per l'igiene della casa a base di alcol e cloro e prodotti per l'igiene delle mani in caso si sia fuori casa e senza la possibilità di utilizzare acqua e sapone. Questa corsa a detersivi e detergenti è in parte giustificata dalle raccomandazioni degli esperti che annoverano la corretta igiene delle mani tra le massime precauzioni da mettere in pratica onde evitare la diffusione dei virus.

Tra i negozi di Firenze

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Questa mattina gonews.it ha fatto il giro di alcuni supermercati del Quartiere 5 di Firenze e di alcuni negozi 'cinesi'. In uno di questi, in piazza Dalmazia, si trovano ancora amuchina e mascherine. Abbiamo chiesto al proprietario del negozio, un cinese perfettamente integrato nel quartiere, se ha notato un calo di consumatori nella sua bottega. "Qui le persone mi conoscono, si fidano di me. Parlo bene in italiano e sono integrato. Indosso i guanti monouso perché è più igienico e ho visto che anche i cassieri in Conad li usano. Chi ha paura, ha paura e basta non dipende da me". La sua aiutante alla cassa indossa la mascherina. Lui prosegue: "Lo hanno chiamato virus cinese e poi è arrivato anche in Italia e non si spiegano come si sia diffuso. Io una risposta ce l'ho: voi fate esattamente come noi.  Si pensa che la cosa non ci possa riguardare, non si fa caso a chi ci starnutisce accanto, stiamo troppo vicini e in luoghi affollati e poi ci lamentiamo se ci ammaliamo, forse è meglio mettere i guanti e indossare la mascherina che male non fanno. Gli italiani sono strani, i loro cuori hanno paura, ma la loro bocca no".  In questo negozio i clienti si aggirano normalmente, non sembrano mossi da particolari necessità e proseguono i loro acquisti come nulla fosse.

File alle casse e prodotti per l'igiene terminati

Non è lo stesso clima che si registra nei supermercati di grande distribuzione. "Ha visto che roba? Sembra d'essere in piena Guerra del Golfo. Lo ricordo come fosse oggi: ci fu un vero assalto ai supermercati per paura dei bombardamenti e di rimanere isolati", commenta il cliente di un supermercato fiorentino. I prodotti di prima necessità sono tutti a scaffale, non scarseggiano latte, pasta, acqua e conserve come vediamo dalle immagini che arrivano dal nord Italia e dall'Emilia Romagna, ma prodotti specifici per l'igiene della casa e della persona sì. In alcuni casi le scorte sono addirittura terminate. Discorso diverso per i prodotti in offerta, in tal caso i clienti hanno deciso di fare scorta e approfittare degli sconti, e si assiste a fenomeni da 'scaffale vuoto', per la pasta o altri generi alimentari. In fila alle casse, file molto lunghe rispetto a un lunedì mattina come gli altri, una dipendente Unicoop Firenze di Piazza Leopoldo ricorda ad alcuni clienti che non è possibile acquistare più di dieci pezzi per singoli prodotti in offerta. In attesa di pagare la propria spesa, i presenti si guardano attorno consapevoli di partecipare a un evento diverso da tutti i giorni e tutti parlano di coronavirus. Molti commentano le ultime notizie lette, qui e lì si percepiscono toni preoccupati, dal coro si alza qualche esclamazione di disappunto per la folla inspiegabile. C'è chi sta facendo la sua spesa quotidiana o settimanale ma molte delle persone che affollano i corridoi del supermercato stanno facendo scorta. Alcuni indossano la mascherina e si guardano attorno preoccupati. All'Esselunga stessa situazione, prodotti di detersione e igienizzanti terminati, così come al Conad e in negozi per l'igiene della casa.

Timore ma non psicosi

Il responsabile di uno dei supermercati che abbiamo visitato ci ha detto che non si registrano particolari attività. "C'è un po' di folla rispetto a un lunedì mattina tipo, ma gli unici prodotti che abbiamo terminato sono quelli per l'igiene delle mani". A Firenze non si registra un vero e proprio assalto ai supermercati, non c'è psicosi, ma c'è timore di non trovare i prodotti che al momento sono ritenuti 'salvavita'.

A conti fatti, quando l'allarme per la diffusione del coronavirus sarà rientrato, quando si avrà un vaccino disponibile e se ne saprà di più, ci resteranno in eredità le buone pratiche igieniche da applicare quotidianamente per difenderci dalla diffusione dei virus.

I supermercati a fine giornata

Al termine della giornata di oggi, 24 febbraio, la situazione dei supermercati toscani è cambiata rispetto a stamattina. Scaffali vuoti nella Coop di Fucecchio e Santa Croce sull'Arno e semivuoti in quella di Sesto Fiorentino.

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LE COSE DA SAPERE SUL CORONAVIRUS

(foto Regione Toscana)

Per fare chiarezza sul Covid-19, ecco le dieci norme da seguire diramate dal Ministero della Salute. Qui le ultime disposizioni della Regione.

Per ogni utile informazione è in funzione il numero telefonico di pubblica utilità istituito da Ministero della Sanità 1500, attivo 24 ore su 24. Qui i numeri per ogni singola Asl di riferimento.

Di seguito alcuni link utili dal Ministero della Salute e dalla Regione.

 

Chiarastella Foschini



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