Inchiesta Keu, flash mob della Lega davanti al Comune di Santa Croce

(foto gonews.it)

La tutela dell’ambiente e del comparto conciario. “Quando la fiducia è compromessa, la politica deve fare un passo indietro”


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Siamo tutti santacrocesi” o ancora “vai a casa Giulia Deidda”. Questi alcuni dei cori della Lega che questa mattina si è riunita, tra rappresentanti regionali, comunali e parlamentari, di fronte a decine di cittadini in piazza del Popolo a Santa Croce sull'Arno, sotto al municipio.

All’iniziativa, legata all’inchiesta Keu, hanno partecipato diversi esponenti del carroccio. Dal Consiglio regionale Elena Meini, Elisa Montemagni, Marco Casucci e Luciana Bartolini, i Consiglieri comunali Valentina Fanella e Alessandro Lambertucci, i parlamentari Donatella Legnaioli, Edoardo Ziello e Manfredi Potenti, Mario Lolini e Andrea Crippa e infine, presente anche Susanna Ceccardi, europarlamentare.

Al centro del flashmob, organizzato nell’area verde della piazza e mosso dagli interventi dei politici, la tutela del lavoro del distretto, “contro tutte le mafie e per la legalità delle istituzioni” e la richiesta unanime nei confronti delle istituzioni coinvolte nelle indagini, a “fare un passo indietro”. Sul palco, che ha ospitato le voci degli esponenti della Lega, anche delle pelli colorate, stese al sole e battute durante i cori con un martello simulando il suono di un tamburo, simbolo del lavoro del distretto conciario di Santa Croce sull’Arno.

Alessandro Lambertucci (foto gonews.it)

Siamo qui a dimostrare il nostro interesse per la tutela del comparto conciario, del lavoro e dell’ambiente” spiega Lambertucci, capogruppo di Per un’altra Santa Croce e consigliere comunale Lega. “Vogliamo ribadire il fatto che siamo orgogliosi di essere santacrocesi, ribadire il prezioso lavoro che ha portato Santa Croce ad essere un’eccellenza mondiale del comparto in tutto il mondo. L’uscita delle intercettazioni, ha messo in evidenza un sistema di gestione pubblica condizionato da interessi privati. Non è ammissibile – prosegue Lambertucci - devono esserci comunque delle conseguenze politiche per questo”. Riguardo ai soggetti attualmente indagati “chiediamo che facciano un passo indietro per responsabilità e dimostrino di amare veramente questo comparto, togliendo dal territorio questa brutta ombra che la loro permanenza nelle istituzioni può portare su tutto il distretto e sui suoi 100mila abitanti".

Susanna Ceccardi (foto gonews.it)

Un flashmob targato Lega in cui Ceccardi fa il punto sul territorio e parla alla Regione. "I cittadini santacrocesi hanno bisogno della massima solidarietà, della politica trasparente e onesta perché questo territorio è importantissimo per il tessuto toscano e italiano, qui si produce un gioiello del Made in Italy e i 6mila occupati e i tanti imprenditori onesti che portano avanti il loro lavoro devono essere difesi, senza essere infangati da quei pochi che pensano di trovare nella politica sporca un aggancio per scavalcare le norme e gli iter organizzativi. Siamo qui – prosegue l’europarlamentare - per dire alla politica di fare un passo indietro quando necessario, quando la fiducia dei cittadini è compromessa”. Riguardo all’inchiesta, “alla magistratura soltanto spetta di portare a termine l’iter giudiziario e noi siamo garantisti in questo, però c’è un giudizio politico a cui – le persone sotto inchiesta – non si possono sottrarre”. Ceccardi si rivolge poi al presidente della Regione: “Eugenio Giani non metta la testa sotto la sabbia come gli struzzi ma abbia il coraggio e la capacità di affrontare un grave vulnus politico che c’è ad oggi in Regione Toscana”.

Noi abbiamo chiesto le dimissioni della sindaca Deidda – continua l’europarlamentare - perché non ci sono più le condizioni per andare avanti, non c’è più la fiducia dei cittadini e invece è un territorio che deve ripartire in trasparenza”. Riguardo ai vertici dell’Associazione Conciatori, “sarà compito della magistratura accertare responsabilità, la stessa associazione ha cambiato le cariche direttive, credo che anche loro e i conciatori stessi abbiano bisogno di ripartire in trasparenza da quei tanti imprenditori onesti che danno lavoro a migliaia di persone”. L’inchiesta, che ha puntato lo sguardo su più parti della Toscana per il presunto smaltimento illecito nei territori del ‘Keu’, riguarda anche l’Empolese Valdelsa nel quinto lotto della Sr 429. Sulla questione, Susanna Ceccardi conclude: "Abbiamo chiesto una commissione di inchiesta in Regione, approvata. La prima cosa da fare sono accertamenti e bonifiche dove ci possano essere valori sopra la norma. La Regione deve mettere in primis l’impegno per garantire la salute dei cittadini”.

Elisa Montemagni, Elena Meini, Luciana Bartolini, Marco Casucci (foto gonews.it)

Dal Consiglio regionale proseguono Elisa Montemagni ed Elena Meini. "E’ un’inchiesta che coinvolge purtroppo tutta la Regione. Arpat sta facendo le indagini, ma c’è un tema ambientale da tutelare e qui a Santa Croce c’è un tema lavorativo da difendere. Per colpa di pochi non ci può rimettere un distretto importantissimo – rimarca Montemagni - un fiore all’occhiello che probabilmente ci invidiano in tutta Italia. Abbiamo ancora da capire cosa intenderà fare la Regione per tutelare il settore, il nome, i posti di lavoro e le commesse che devono arrivare”. Rivolgendosi ancora al primo cittadino Giulia Deidda, “dovrebbe fare un passo indietro, è arrivato il momento di far tornare Santa Croce a splendere, il settore ha bisogno delle risposte” continua Meini. “E’ arrivato il momento che si metta da parte, che dia le dimissioni e che si vada nuovamente alle elezioni per dare garanzia al comune e ai suoi cittadini”. Rivolgendosi alla situazione che coinvolge il comparto produttivo, la Consigliera regionale della Lega conclude: “I conciatori sono spaventanti, dietro – al comparto - ci sono grandi marche e firme di lusso che vogliono assolutamente che tutto venga fatto nel rispetto delle regole. Il settore verte su circa 6mila posti di lavoro, 300 concerie, un fatturato da due miliardi e mezzo di euro e sicuramente c’è la paura che possa andare in declino, già in decrescita a causa della pandemia. Ora è il momento di risalire, di ripartire”.



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