
Nuovo incendio nel sottopasso delle Cure, a Firenze, dove alcuni senza fissa dimora passano la notte. In fiamme, per la seconda volta, oltre ad alcuni materiali anche i libri di Marco, ormai conosciuto come il libraio delle Cure. I volumi, raccolti negli scaffali, sono stati gettati a terra e alcuni sono rimasti coinvolti nel rogo. Erano già stati bruciati il 29 marzo scorso e, in seguito all'accaduto, i residenti si erano mobilitati per donare nuovi libri e riempire nuovamente gli scaffali di Marco.
Stanotte sul posto sono intervenute le forze dell'ordine, i soccorritori del 118 e i vigili del fuoco per spegnere l'incendio, che non avrebbe provocato feriti. Doppio l'intervento dei vigili del fuoco nella piazza del quartiere, prima alle 2.20 per lo spegnimento di un piccolo incendio e successivamente alle 3.40 per lo spegnimento di vari materiali. Richiesto l'intervento del personale sanitario per i controlli di rito su persone senza fissa dimora che si trovavano nelle vicinanze.
Le reazioni. Dal Comune ferma condanna: "Va avanti il percorso di inclusione"
"Ferma condanna per questa azione vile che per la seconda volta in poco tempo prende di mira l’attività di scambio libri di piazza delle Cure" ha detto la sindaca Sara Funaro. "Colpire lui, che sta seguendo un percorso di reinserimento da un punto di vista socio-lavorativo con il banco dei libri e con le associazioni che lo stanno aiutando, è come colpire la fragilità in generale nella nostra città".
"Come Amministrazione condanniamo questa nuova azione contro una persona fragile inserita in un percorso pensato per la sua autonomia e gli esprimiamo vicinanza e solidarietà", ha aggiunto l’assessore al welfare Nicola Paulesu. "Siamo vicini ai più fragili – ha spiegato ancora Paulesu – e questo percorso è attivo e richiede la collaborazione di tutti". Marco è infatti inserito in un percorso verso l'autonomia che vede la collaborazione dell’Amministrazione comunale e dell’associazionismo fiorentino. C’è infatti in piazza delle Cure un banco per la raccolta dei libri aperto il lunedì, il mercoledì e il venerdì dove possono essere fatte eventuali donazioni. "Come Comune insieme ad alcune associazioni siamo al lavoro da mesi per portare avanti questo delicato progetto di inclusione. Condanniamo con forza chi prova con azioni come questa a far fallire il percorso costruito ed auspichiamo che le indagini in corso servano a far luce sull’accaduto e ad individuare i responsabili".
Sull'accaduto è intervenuto Lorenzo Masi, Capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Palazzo Vecchio: "Abbiamo appreso che stanotte c’è stato un altro atto vandalico nel sottopasso delle Cure ai danni dei libri di Marco e dei giacigli delle persone senza fissa dimora che trovano riparo notturno in questo luogo. Per fortuna sembra che non ci siano feriti, ma si tratta di un evento che condanniamo con tutte le nostre forze e sul quale tutti noi dobbiamo riflettere e intervenire prontamente. È evidente che è necessario arrivare ad una soluzione definitiva, che tuteli innanzitutto le persone ma che garantisca anche il luogo, visto che il sottopasso è cruciale per i collegamenti tra le Cure e piazza della Libertà e viene utilizzato ogni giorno sia da adulti che da bambini. Esprimiamo la nostra solidarietà a Marco e a tutti coloro che sono stati interessati da questo atto deplorevole, e rinnoviamo il nostro impegno a fianco dell’Amministrazione, affinché siano identificati al più presto i responsabili e per proseguire lungo il percorso di inclusione sociale che la nostra città sta portando avanti con forza e determinazione".
"Stanno arrivando diverse testimonianze e ricostruzioni su quanto sarebbe avvenuto poche ore fa nel sottopasso delle Cure: si vedono tracce di fiamme e distruzione. Attendiamo però informazioni ufficiali dall'Amministrazione prima di commentare l'episodio specifico. Ribadiamo l'invito al sistema politico e istituzionale di riflettere sulla quotidianità, sui tanti problemi legati alle marginalità". Così in una nota Dmitrij Palagi, Sinistra Progetto Comune e Lorenzo Palandri, Sinistra Progetto Comune Quartiere 2. "La società è cambiata. Negli ultimi anni c'è stata un'accelerazione dei mutamenti, con l'aumento delle disuguaglianze, delle violenze e gli effetti delle misure prese in relazione al contesto pandemico. Le trasformazioni riguardano tutte le parti della Città, non solo quelle più povere. In questi giorni, attraversando il sottopasso delle Cure, come altre parti del territorio, abbiamo registrato la distanza tra i momenti di forte mobilitazione solidale che rispondono a episodi specifici e il quotidiano. La politica è l'unica risposta, sia per ripensare i servizi, sia per risponde a ogni tipo di episodio di violenza superando assuefazione, indifferenza, o immobilità legata a paura. Continueremo a proporre un nuovo approccio alla Città, che superi la categoria di decoro e provi a mettere al centro i bisogni della vita di ognuna e ognuno. Ci sono alleanze istituzionali da costruire, superando in positivo il troppo che si appoggia su carità e buoni sentimenti, per mettere al centro diritti, doveri e percorsi chiari".
“Firenze, città simbolo di cultura e accoglienza, non può tollerare che vengano ancora una volta colpiti i libri di Marco, un uomo che con dignità e passione ha portato la letteratura tra le strade, regalando conoscenza e umanità a tutti”. Anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani esprime solidarietà a Marco: “Questo vile gesto - ha proseguito Giani -, ripetuto per la seconda volta in pochi mesi, è un attacco non solo a Marco, ma all’essenza stessa dei valori che la nostra comunità rappresenta: rispetto, solidarietà e amore per il sapere. Condanno con fermezza questo ennesimo episodio di inciviltà e mi appello alle forze dell’ordine perché facciano luce al più presto, individuando i responsabili. Al tempo stesso, esprimo tutta la mia vicinanza a Marco, che con coraggio continua a diffondere cultura nonostante le difficoltà. Firenze - ha concluso - non lo lascerà solo: insieme ai cittadini, alle associazioni e alle istituzioni, troveremo il modo per sostenere il suo progetto e proteggerlo da questi atti inaccettabili”.
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