
A Firenze la Procura ha aperto un'inchiesta per omicidio stradale nei confronti di un 41enne straniero, conducente del furgone coinvolto in un incidente mortale con uno scooter, avvenuto all'incrocio tra viale Redi e via Doni. La vittima è Gianni Salocchi, 63 anni, avvocato fiorentino e padre di due figli.
La pm Barbara Bresci ha disposto l’autopsia e sequestrato i mezzi coinvolti. Secondo una prima ricostruzione, l’incidente potrebbe essere stato causato da una manovra azzardata del furgone. L’indagato ha prestato i primi soccorsi. Le indagini proseguono con l’analisi di filmati di videosorveglianza, testimonianze e rilievi della polizia municipale.
Salocchi era noto per aver denunciato le condizioni degradanti del carcere di Sollicciano, ottenendo un intervento del tribunale di sorveglianza.
Polemica politica sul cartello stradale
Sulla vicenda è intervenuto Massimo Sabatini, consigliere comunale della Lista civica Eike Schmidt, che dopo aver espresso alla famiglia della vittima cordoglio e vicinanza, scrive in una nota:
"Nella prima foto che alleghiamo, scattata ieri al semaforo dell'incidente mortale in viale Redi all'angolo con via Doni, si vede bene che il cartello con l'obbligo di marcia a dritto, è illeggibile in quanto bruciato. Questo cartello è così dal 2022, quando presero fuoco dei motorini parcheggiati lì sotto. Da un controllo su google maps risulta chiaro che ad agosto 2024 il cartello era ancora bruciato. Il furgone che proveniva da Novoli e che ieri nell'urto ha ucciso il motociclista, alla cui famiglia va il nostro cordoglio e vicinanza, potrebbe aver girato a sinistra proprio all'altezza di questo semaforo.
Nella seconda foto, scattata questa mattina, ecco il nuovo cartello al suo posto. È davvero incomprensibile questa velocità per risistemare il cartello la mattina dopo un'incidente mortale. Un'efficienza beffarda, in ritardo.
Nell'ultima foto un altro cartello che indica l'obbligo di proseguire dritto. Quello c'era anche ieri, ma si trova ad almeno 100 metri dal semaforo e risulta assai meno utile, in quanto non in corrispondenza con l'incrocio.
Resta, purtroppo, la tragedia che si è consumata ieri e che ha sconvolto una famiglia e portato via una vita, ma non si può sottacere il ritardo di tre lunghi anni che stride con l’incredibile efficienza mostrata in meno di 24 ore".
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