Piazza Ristori, interrogazione FdI: "Attività vietate continuano indisturbate"

Il Gruppo Consiliare Fratelli d’Italia ha depositato un’interrogazione a risposta orale che sarà discussa nel prossimo Consiglio Comunale del 23 luglio, per portare nuovamente all’attenzione dell’Amministrazione la grave e persistente situazione di disturbo alla quiete pubblica nella zona di Piazza Ristori, causata dalle attività svolte presso il chiosco lì ubicato.

I consiglieri comunali Cosimo Carriero (capogruppo), Francesca Peccianti e Danilo Di Stefano denunciano una mancata osservanza dell’ordinanza comunale n. 600 del 5.11.2024, con la quale il Comune aveva ordinato la cessazione immediata delle attività di pubblico spettacolo, in quanto prive dei necessari titoli autorizzativi.

«È inaccettabile – dichiarano i consiglieri – che, nonostante un provvedimento formale emesso per motivi di urgenza e a tutela della salute pubblica, le attività vietate continuino indisturbate. I cittadini che abitano nella zona vivono da mesi in una condizione di disagio crescente, vittime di rumori, schiamazzi, musica ad alto volume e veri e propri assembramenti notturni che trasformano la piazza in una discoteca all’aperto».

A seguito dei numerosi esposti dei residenti e delle verifiche già effettuate dalla Polizia Municipale e dalla ASL Toscana Centro, l’Amministrazione comunale ha riconosciuto, nero su bianco, l’illegittimità di quelle attività. Tuttavia, a distanza di mesi, nulla è cambiato.

«Se un Comune – incalza Fratelli d’Italia – non fa rispettare le proprie ordinanze, manda un messaggio pericoloso: che la legalità è facoltativa. Chiediamo al Sindaco di spiegare se e quali controlli siano stati effettuati, e perché, se del caso, si sia lasciato correre».

L’interrogazione chiede anche conto di eventuali responsabilità amministrative e dei possibili danni economici derivanti da future azioni legali da parte dei cittadini lesi nei loro diritti.

«Difendere la legalità e tutelare i residenti – conclude il Gruppo FdI – non è un atto facoltativo, ma un dovere politico e istituzionale. Il Comune non può voltarsi dall’altra parte. Il rispetto delle regole deve valere per tutti».

Fonte: FdI Empoli

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