
Lorenzo Falchi, candidato al Consiglio regionale della Toscana per Alleanza Verdi Sinistra e sindaco di Sesto Fiorentino, interviene sul conflitto israelo-palestinese, dopo la morte di Abu Zuhri.
“La morte di Marah Abu Zuhri - dice Falchi - la giovane palestinese arrivata all’ospedale di Pisa da Gaza giovedì e spirata ieri in conseguenza della malnutrizione, è vittima di un crimine contro l’umanità. Un crimine che ha responsabilità precise, il governo di Netanyahu, e complicità altrettanto precise: gli Stati Uniti e la comunità internazionale occidentale, incapace di isolare Israele. Marah era stata accolta in Toscana per essere curata, lontano dalla sua terra, Gaza, devastata dalla violenza israeliana”.
“Davanti alla fine dell’umanità, a un genocidio che ancora qualcuno si ostina a non voler definire tale, la Toscana, terra di pace, non può permettersi ambiguità - dice ancora Falchi - Le forze politiche e sociali che si candidano a guidare la Regione devono mettere al centro la pace, evitando ogni ambiguità e mostrandosi capaci di far sentire la propria voce. Apprezzo le parole del presidente Giani, ma è tempo che esse si traducano in fatti. Nel riconoscere le responsabilità di Israele nel genocidio in corso, non è credibile annunciare la rottura delle relazioni con quello stato e poi non avere il coraggio di chiedere un passo indietro a Marco Carrai, console onorario e presidente della fondazione Meyer. Rinnovo l’appello al presidente Giani: è un atto di coerenza e serietà in momento che chiede a tutti noi fermezza e responsabilità. È un tema che poniamo e porremo in tutte le sedi”
Fonte: AVS - Ufficio Stampa
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