
Un’operazione di controllo straordinario condotta dai carabinieri di Livorno, in collaborazione con i colleghi del NAS locale, ha portato alla luce numerose irregolarità in alcuni esercizi commerciali del centro città.
L’attività, finalizzata al contrasto della criminalità diffusa e alla tutela della salute pubblica, si è conclusa con l’elevazione di tre sanzioni amministrative per un totale superiore ai 4.000 euro.
Nel dettaglio, i militari hanno sanzionato il titolare trentenne di origini asiatiche di un minimarket del centro, dove sono stati trovati alimenti privi di etichettatura in lingua italiana. La mancata conformità ha comportato il sequestro di due chilogrammi di prodotti e una multa di 2.000 euro. “La corretta etichettatura è fondamentale per la sicurezza dei consumatori”, spiegano i carabinieri.
Controlli anche in ambito della ristorazione: 11 chilogrammi di pesce sono stati sequestrati alla titolare di un ristorante cittadino per l’assenza di tracciabilità e per la violazione delle norme di autocontrollo alimentare. La titolare dovrà ora pagare una sanzione di 1.500 euro.
Infine, il titolare di una barberia di origini nordafricane è stato multato per 750 euro per non aver rispettato i requisiti igienico-sanitari previsti dalla normativa vigente. Gli accertamenti hanno evidenziato carenze nella gestione e nella pulizia degli ambienti, elemento essenziale per la tutela della clientela.
I Carabinieri annunciano che i controlli proseguiranno nelle prossime settimane, con l’obiettivo di garantire il rispetto delle regole e la sicurezza di cittadini e consumatori. Un proverbio popolare recita: “Prevenire è meglio che curare”: mai come oggi, la vigilanza sulle attività commerciali si conferma un pilastro della sicurezza pubblica.
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