Firenze, presidio dei lavoratori Burberry contro i licenziamenti

In via Tornabuoni la protesta contro i 39 esuberi in Italia, 18 solo a Firenze. Il sindacato denuncia motivazioni finanziarie e chiede ammortizzatori sociali


Protesta questa mattina in via Tornabuoni dei lavoratori di Burberry contro i 39 licenziamenti annunciati dall’azienda in Italia, di cui 18 solo a Firenze.

Secondo quanto comunicato, Burberry Italy giustifica i licenziamenti con un calo delle vendite del 12% nell’ultimo anno fiscale e una ristrutturazione pianificata dalla sede inglese, dopo i 44 esuberi già effettuati nel 2022. Le ricadute interessano anche i punti vendita di Leccio (The Mall) e Scandicci.

Filcams Cgil denuncia però che i tagli sono motivati più da ragioni finanziarie che da reali difficoltà operative: “Burberry ha margini positivi e rientra tra le prime 100 aziende europee in Borsa. Non ci risulta un piano industriale per il rilancio, c’è solo una riduzione lineare dei costi sul personale”, spiega Yuri Vigiani, sindacalista fiorentino.

Il sindacato ha chiesto più volte di attivare ammortizzatori sociali per gestire la crisi senza sacrificare posti di lavoro, ma l’azienda ha rifiutato ogni proposta, sostenendo che dalla sede di Londra non sono previsti strumenti analoghi a quelli italiani.

I lavoratori hanno espresso con forza la loro contrarietà: “Non siamo numeri. Dopo anni di profitti, non possiamo pagare noi il prezzo delle scelte finanziarie del marchio”.

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