Sordo dalla nascita ma la diagnosi arriva tardi: risarcito con 72mila euro

Il centro rieducazione ortofonica di Firenze e l'Asl Toscana Centro sono stati condannati a risarcire con 72,340 euro un giovane per la ritardata diagnosi di sordità. Dovranno anche risarcire la madre con 20mila euro per danno morale e esistenziale per l'omessa diagnosi. Protagonista della vicenda è un 22enne di Fucecchio, ma i fatti risalgono a dopo la nascita del ragazzo.

Stando a La Nazione a ritardare la corretta diagnosi fu l'esito dei test uditivi del centro rieducazione ortofonica, che parlava di udito nella norma. Ma così non era perché il giovane aveva difficoltà evidenti e i genitori sollecitarono l'Asl per effettuare gli esami del caso. All'epoca il ragazzo aveva solo tre anni e presentava disturbi del linguaggio. Nuovi esami al CRO fiorentino ancora una volta dettero esito negativo.

Quando il piccolo aveva sei anni, fu un centro di Siena a riportare la corretta diagnosi di ipoacusia neurosensoriale bilaterale di medio-grave entità. Il bambino grazie a delle protesi poté iniziare a appianare i problemi. I genitori iniziarono una vattaglia legale per riconoscere la responsabilità delle strutture e il giudice fiorentino ha stabilito i risarcimenti a distanza di anni.

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