
Al centro della vicenda Luciana De Corso, dell’ASD Terranuova, sospesa 10 mesi. L’Asp Montelupo multata 2mila euro e fermata per due anni dai campionati Gold, mentre l’allenatrice Natalia Krivosheina è sospesa sei mesi
6 mesi di squalifica per l’allenatrice dell’Asp Montelupo e due anni di stop dai campionati per la società. Questo il verdetto del Tribunale federale dopo lo scandalo sportivo che ha coinvolto la società montelupina e l’ASD Terranuova Bracciolini di Arezzo, entrambe ritenute responsabili di violazioni del Codice federale e del Codice di Comportamento sportivo del Coni. La vicenda è stata riportata da diversi quotidiani.
Al centro della vicenda c’è Luciana De Corso, responsabile della società aretina e collaboratrice tecnica della Nazionale di ginnastica ritmica, sospesa per 10 mesi. Tra il 2022 e il 2024 alcune ginnaste, pur tesserate per altre società, sono state fatte gareggiare con Terranuova attraverso prestiti mascherati da “tesseramento in appoggio”, contribuendo così alla promozione della squadra in Serie A1.
Coinvolta anche l’Asp Montelupo: due delle atlete interessate si allenavano principalmente a Montelupo sotto la guida dell’allenatrice Natalia Krivosheina, partecipando poi alle competizioni con Terranuova. Sempre secondo il Tribunale, De Corso avrebbe chiesto a due ginnaste, tra cui la figlia di Krivosheina, di rilasciare dichiarazioni a suo favore e di rinunciare alla possibilità di gareggiare per Montelupo.
Per Krivosheina, la sospensione di sei mesi è stata sostituita dall’obbligo di partecipare a un corso sulla legalità sportiva, la deontologia tecnica e il rispetto dei regolamenti federali. L’Asp Montelupo, invece, è stata comminata una multa da 2mila euro, sospesa dai prossimi due campionati Gold e dovrà organizzare una formazione interna rivolta a tecnici e dirigenti sui principi di trasparenza, correttezza e legalità nello sport.
Notizie correlate
Tutte le notizie di Montelupo Fiorentino
<< Indietro





