
Sono ancora molti i misteri intorno alla morte del 23enne Muhammad Dramè, investito sulla variante della 429 a Molin Novo nella notte tra il 24 e il 25 settembre scorso. Al momento la Procura ha iscritto nel registro degli indagati un ristoratore empolese che si è però fin da subito dichiarato innocente, fatto questo ribadito anche durante il lungo interrogatorio a cui è stato sottoposto. I dubbi, a dire il vero, sono ancora molti. A iniziare dalla 'rigata' sul lato destro del furgone del ristoratore, quest'ultima uno degli elementi determinanti per la Procura. Gli accertamenti tecnici saranno svolti lunedì, ma intanto filtra la possibilità che non siano compatibili con la bicicletta del giovane: secondo quanto riporta il quotidiano La Nazione, infatti, pare che ci siano elementi per pensare che il giovane sia stato tamponato da dietro e non colpito di lato. A farlo pensare sarebbe la posizione del corpo e della bici, ma anche l’accartocciamento del cerchione posteriore della stessa. Infine, riferisce ancora La Nazione, pare che sul giovane ci fossero delle impronte di pneumatico non compatibili con il furgone.
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