Ospedale di Nottola, gli impegni futuri della Asl e della Società della Salute

Il rafforzamento e il futuro dell’ospedale di Nottola sono stati gli argomenti affrontati nell’incontro tra Asl Sud Est e Società della Salute che si è tenuto ieri a Montepulciano.

Per prima cosa, i sindaci sono stati informati ufficialmente della richiesta (che in nessun modo coinvolgerà i cittadini) dei colleghi della Valdichiana aretina, cioè di separare i presidi di Nottola e della Fratta, con quest’ultima che passerebbe sotto gli “Ospedali riuniti dell’Aretino”. Il direttore generale D’Urso, subito dopo il confronto con i sindaci aretini, aveva informato il presidente della Società della Salute e si erano raccordati per portare l’argomento all’attenzione dei sindaci del senese. E così è stato. I primi cittadini, dunque, hanno preso atto della richiesta chiedendo garanzie e certezze. I sindaci hanno auspicato una programmazione ben definita per Nottola e hanno appreso con soddisfazione la notizia che sarà istituita una nuova Unità Complessa, quella di Ortopedia, che va ad aggiungersi alle altre già presenti (Chirurgia, Pronto Soccorso, Anestesia, Cardiologia, Medicina, Pediatria, Ginecologia e Radiologia).

Quello di Montepulciano, nella rete dei 13 ospedali della Sud Est, come rappresentato dal Direttore è, infatti, uno dei presidi di riferimento, con numero di accessi e volumi di attività molto elevato (anche dalla vicina Umbria). Adesso, l’Azienda intraprenderà il percorso necessario a ratificare il nuovo assetto, ma la collaborazione tra i due ospedali rimarrà comunque intatta, grazie alla condivisione di conoscenze e know how.

“Lo stabilimento di Nottola mantiene la funzione di ospedale di riferimento per la Zona Amiata Val d’Orcia Valdichiana Senese, insieme a quello di Abbadia San Salvatore, andando a rafforzare le sue competenze ed eccellenze - ha spiegato il direttore generale della Sud Est, Antonio d’Urso -  Il progetto di ricondurre anche la Fratta in questo presidio aveva un senso, al momento della fusione delle tre Asl. Anche il personale ci ha messo tutto l’impegno possibile, ma ci si è resi conto che è troppo lungo e dispendioso integrare gli ospedali da un punto di vista tecnologico, mettendo in rete i servizi di diagnostica radiologica, di laboratorio, la prenotazione CUP e i servizi tecnici. Mi fa piacere vedere come la richiesta dei sindaci aretini sia stata occasione di confronto e di rassicurazione anche per il territorio della Valdichiana senese. Come Azienda procederemo nella strada tracciata, cercando di valorizzare sempre le peculiarità dei singoli ospedali e lavorando sulla loro capacità di risposta a chi quel territorio lo vive”.

Fonte: Asl Sud Est

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