
Parlava italiano, si truccava. Tutte cose normali per una ragazza di 17 anni ma che non erano ammissibili per un 50enne originario del Marocco che per anni ha picchiato sia la moglie che la figlia minorenne accusandola di vivere all'occidentale. Il giorno del suo compleanno le ha spaccato un manico di scopa sulla schiena perché non aveva fatto le faccende di casa. L'incubo è finito con l'arrivo della polizia nell'abitazione della famiglia, lo scorso 31 ottobre, e l'arresto. Le accuse? Maltrattamenti in famiglia aggravati. Gli uomini in divisa sono stati chiamati dalla moglie, che venne aggredita e minacciata dal marito pure con un coltello da cucina.
Le due donne non hanno mai denunciato le violenze subite per paura di ritorsioni. Dalle prime ricostruzioni, lo scorso 31 ottobre il 50enne avrebbe aggredito la moglie, dalla quale si sta separando, e poi la figlia 17enne intervenuta in difesa della madre, durante una lite per motivi economici. All'episodio hanno assistito altri due figli della coppia, entrambi minorenni. Le due donne hanno riportato contusioni non gravi.
La 17enne avrebbe raccontato ai poliziotti di aver subito in passato numerose aggressioni fisiche dal padre, legate sempre al suo modo di vivere. L'uomo spesso la offendeva ripetendole che loro non erano italiani e che lei doveva comportarsi di conseguenza.
Inoltre l'uomo si sarebbe reso protagonista di altri episodi di violenza nei confronti della moglie, legati quasi sempre a discussioni per motivi economici, molto frequenti dopo che la donna, alla quale lui vietava di lavorare, aveva scoperto che l'uomo regalava spesso denaro alle sue amanti. Fino a lasciare la sua famiglia senza i soldi necessari per comprare il cibo, secondo quanto riferito.
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