
Al consiglio comunale del 30.12.2020 il nostro gruppo consiliare ha dato, con il proprio voto favorevole, un significativo apporto all'avvio dell'inter proposto dalla maggioranza per il riconoscimento della cittadinanza onoraria a Patrick Zaki, lo studente dell'Alma Mater di Bologna detenuto in Egitto.
È stato inoltre inserito un emendamento che ha preso le mosse dall'esperienza riferita in consiglio dal capogruppo Lambertucci il quale ha dichiarato di essere stato ospite al Cairo di una signora appartenente all'entourage della moglie del presidente Mubarak che
poi è stata ingiustamente incarcerata dopo la caduta in declino del suddetto presidente e, infine, deceduta di stenti per il duro trattamento di isolamento forzato ricevuto nelle carceri egiziane mentre era in attesa di un'imputazione e soprattutto di un regolare processo.
Ha aggiunto Lambertucci che "oggi a governare l'Egitto dal 2014 c'è un nuovo presidente, Abdel Fattah al-Sisi, ma evidentemente, quello che è successo alla donna di cui vi parlavo prima, durante la presidenza Mursi, a Regeni poi o che sta succedendo a Patrick Zaki adesso, ci fa pensare che, al di la del colore del governo che in questi anni ha retto quel paese, la situazione e le pratiche di isolamento nelle carceri egiziane di fatto non sia mai stata modificata. Quindi, e anche per questa considerazione, non abbiamo problemi a sostenere questo ordine del giorno a favore di questo ragazzo che non è di origine italiana ma è comunque uno studente e lavoratore in Italia. Siamo di fronte ad una personalità che merita di essere salvata, di tornare in Italia, di abbracciare di nuovo i suoi familiari, questo è fuor di dubbio. Come però ci battiamo per i diritti umani per determinate personalità, di convenienza a volte, come cerchiamo la verità per certi personaggi come Giulio Regeni o Patrick Zaki, la stessa ricerca della verità la dobbiamo anche agli altri, e sono moltissimi, quando vengono incarcerati ingiustamente o si battono per gli stessi valori di libertà e di verità; altrimenti corriamo il rischio di fare discriminazioni tra una caso e l'altro o di cadere nelle mere strumentalizzazioni politiche".
Per questo motivo, favorevoli i gruppi di maggioranza e quello di Per un'altra Santa Croce, contrario invece quello Asma 2.1, è stata aggiunta come dichiarazione di intento che "la concessione di questa cittadinanza onoraria sia da considerarsi un forte segnale di solidarietá e vicinanza del Comune di Santa Croce sull'Arno nei confronti di tutti coloro che, in molte Nazioni con governi dittatoriali e
antidemocratici, vengono ingiustamente detenuti e condannati in quanto anche solo semplicemente sospettati di fare parte di associazioni e movimenti che si battono per i diritti civili e politici o per la libertà di opinione."
Gruppo "Per un'altra Santa Croce"
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