Comitati cittadini empolesi: presentato il manifesto. La cittadinanza torni centrale nei processi decisionali

Una maggior partecipazione cittadina e tavoli di confronto con i candidati sindaco alle amministrative. È questa la richiesta dei sei comitati cittadini (Assemblea permanente no KEU, Comitato Viale IV Novembre, Mamme a tutto Gas, Marcignana non si piega, Per un altro Raddoppio, Trasparenza per Empoli) che oggi si sono riuniti al circolo empolese di Cascine per presentare il loro manifesto di partecipazione cittadina.
“Ci muoveremo uniti e motivati nella necessità di ricostruire una visione unitaria del territorio come bene collettivo – sottolineano nel manifesto - come memoria storia del vissuto di molti uomini e donne, per il mantenimento della sua stabilità e bellezza e promuovere uno sviluppo sostenibile”.
Sul patto problematiche e progetti che necessitano un maggior coinvolgimento dei cittadini, scevro da bandiere politiche e preconcetti. Si cerca una maggior unità e volontà concreta di gestire Empoli nel migliore dei modi e nel rispetto delle opinioni di tutte le persone.

Scintilla che ha innescato l’unione dei comitati fu la manifestazione spontanea del 26 novembre 2022 quando più di 3mila cittadini si ritrovano per dar voce alle scelte fondamentali. Oggi si cercano percorsi e luoghi di confronto che possano riavvicinare le persone a temi caldi.

“Il nostro intento è approfondire assieme ai cittadini temi sulla tutela e sviluppo del territorio chiedendo una partecipazione maggiore da parte dei partiti politici e dei candidati sindaco – conferma Marco Cardone del comitato Trasparenza per Empoli - vorremmo avviare un percorso concreto e aperto con tutti gli empolesi. È importante che ci sia un’idea comune ed è necessario che sia portata avanti in maniera imparziale”.

Il manifesto riporta al suo interno un’appendice sulle norme a cui il percorso si ispira: principi fondanti della Costituzione che permeano nello specifico sugli strumenti di governo del territorio. L’appello al dialogo e al confronto tra forze politiche e cittadini è una necessità impellente per riportare a vivere la comunità con partecipazione ed equità.

“Ogni comitato ha la propria identità e percorsi – conferma Paolo Gaccione del comitato Un altro raddoppio - abbiamo bisogno da parte dei candidati di prese di posizioni chiare e risposte su come gestire le situazioni evidenziate dai singoli comitati. Oggi sarebbe inaccettabile per un candidato arrivare alle elezioni senza aver dato una posizione precisa per ognuno di questi temi”.

Dal comitato, specificano le varie parti, non nascerà alcuna forza politica per non perde il valore del progetto. I comitati resteranno focalizzati sui temi specifici con uno sguardo universale.

“È importante far capire ai candidati cosa vogliamo e cosa non va. Se la popolazione non è consapevole e attenta – sottolinea Simona Bertini del comitato Viale IV Novembre – le forze politiche possono prendere decisioni che ritengono buone anche se magari non è così. Sensibilizzare i cittadini è la nostra prima missione”.

“Abbiamo bisogno di chiarezza – concorda Lesley Burgon del comitato Mamme a tutto Gas - cerchiamo di fare qualcosa per le generazioni future. La politica non deve essere astratta ma deve essere partecipazione”.

Il movimento si ponte tanti obiettivi. Non solo la partecipazione della cittadinanza ma anche la volontà di riportare le persone ad interessarsi alla cosa pubblica e alla sua gestione, favorendo la costruzione di luoghi istituzionali che permettano il riavvicinamento dei cittadini al momento elettorale, sempre più oggetto di assenteismo. Per fare questo è necessario, secondo i comitati, trattare i temi caldi come quelli presenti nel contesto attuale.

Il prossimo step sarà quello di presentare il manifesto ai partiti e alla cittadinanza. Poi si passerà al confronto.

“Questo è un punto di partenza – conclude Gaccione - la strada è lunga. Siamo cittadini per tuta la vita e prima iniziamo un percorso condiviso e meglio sarà. Pensiamo che il vantaggio che possa venire per tutti sarebbe avere modelli e luoghi stabili di partecipazione collettiva. Ben vengano incontri personali ma quelli collettivi hanno maggior valore. Ci piacerebbe essere affiancati non solo dai nostri comitati ma anche da altre sensibilità come gli industriali. I processi devono essere profondi e approfonditi. Non basta aprire tavoli di lavoro sulle piccole cose. I cittadini devono essere parte di percorsi decisionali importanti”.

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