Morte del calciatore Mattia Giani, accertamenti sui soccorsi: la famiglia vuole far luce

Dalle testimonianze a bordo campo "non c'era il medico, né l'ambulanza", era presente il defibrillatore ma "nessuno lo sapeva usare": Il padre parla di vie legali. Aperto un fascicolo dalla procura


Primo soccorso, medico e ambulanza a bordo campo, defibrillatore. Ruotano intorno a questi elementi gli approfondimenti sulla improvvisa scomparsa di Mattia Giani, giocatore del Castelfiorentino United originario di Ponte a Egola, San Miniato, per far luce sugli immediati interventi a seguito del malore accusato in campo a Campi Bisenzio. Mattia, 26 anni, si è accasciato al suolo al 15esimo della partita della sua squadra contro quella di casa, il Lanciotto. Morirà il giorno seguente, 15 aprile, in ospedale dove era stato trasportato d'urgenza dai soccorsi intervenuti allo stadio.

Tra questi ultimi due eventi, è forte la richiesta di chiarimenti. Intanto la Procura di Firenze ha aperto un fascicolo sulla morte di Mattia Giani. Si indaga per omicidio colposo, pur senza persone iscritte al registro degli indagati. Il pm Giuseppe Ledda disporrà l'autopsia, che si terrà domani o venerdì prossimo. Il capo di imputazione è stato deciso dopo le dichiarazioni dei genitori di Mattia Giani ai carabinieri della compagnia di San Miniato ieri pomeriggio. I carabinieri, su richiesta della procura di Firenze, hanno sentito 'a sommarie informazioni' i genitori di Mattia Giani come persone informate sui fatti. Nessuna denuncia formale risulta al momento depositata in procura.

Una tragedia che ha colpito il mondo dello sport e intere comunità, dal comprensorio del Cuoio all'Empolese Valdelsa dove Giani viveva e giocava, fino al resto della Toscana, per i tanti club in cui è cresciuto come giocatore. Come detto, al centro degli accertamenti ci sono l'ambulanza con il medico e il defibrillatore, su cui dalla politica sono state presentate anche delle interrogazioni: la prima secondo quanto emerso era assente e il secondo, lo strumento salvavita, era presente ma nessuno avrebbe saputo utilizzarlo. A riferirlo a Repubblica Firenze è lo stesso padre di Giani: "Al campo sportivo non c'era né il medico, né l'ambulanza. Questa è la verità", racconta con dolore e rabbia, riferendo che inizialmente la rianimazione l'ha fatta il massaggiatore della squadra. Il defibrillatore "nessuno lo sapeva usare". Il padre ha inoltre affermato al quotidiano che la famiglia agirà per vie legali. La stessa famiglia che era presente quella maledetta domenica a vedere giocare Mattia. C'erano tutti sugli spalti, i genitori, il nonno e la fidanzata, con la quale il giovane giocatore conviveva da pochi giorni.

Un'altra testimonianza è quella della madre di un compagno di squadra di Giani, anche lei presente in tribuna, raccolta dal quotidiano Il Tirreno. Versione che combacia con quella del padre del calciatore, con il primo soccorso da parte del massaggiatore, aiutato da una spettatrice. La donna aggiunge che prima è arrivata un'ambulanza, poi una seconda con il medico. Da lì la corsa al pronto soccorso di Careggi. Sempre dall'edizione fiorentina di Repubblica, vengono chiariti gli aspetti sul regolamento: in Toscana nelle partite di Eccellenza, come quella in questo caso specifico, devono essere giocate con l'obbligo di ambulanza o di un medico a bordo campo, mentre la presenza di un defibrillatore è obbligatoria in ogni impianto. Quest'ultimo - che era presente al Lanciotto ed è stato utilizzato poi dai sanitari - è oggetto di controlli periodici e in caso di trasgressioni l'associazione sportiva viene punita con multa, interruzione delle attività sportive o chiusura dell'impianto. Per quanto riguarda invece l'eventuale presenza di un'ambulanza o di un medico a bordo campo, scatta la sanzione (spesso tra i sessanta e i cento euro) solo se l'assenza è refertata dall'arbitro, che comunque da regolamento non può rinviare, non far iniziare o sospendere la partita. Da qui, sulle pagine del quotidiano, l'appello di Paolo Mangini presidente del Comitato regionale toscano Lega nazionale dilettanti, per chiedere a livello nazionale un'integrazione del regolamento per il campionato di Eccellenza, affinché l'arbitro possa avere il potere di non far iniziare l'incontro in caso di assenza di medico o ambulanza a bordo campo.

Diversi dunque gli aspetti da chiarire, per rispondere anche ad una domanda che in molti in queste ore si stanno ponendo. Se Mattia Giani potesse essere salvato: ad accertare la vicenda saranno le indagini della procura.

CRO:Calciatore morto, la procura indaga per omicidio colposo (2)
2024-04-17 13:48
Calciatore morto, la procura indaga per omicidio colposo (2)
FIRENZE
(ANSA) - FIRENZE, 17 APR -
YG5-GUN/ S57 QBXX



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