
Ai microfoni di Liberi tutti con Irene Rossi su Radio Lady ha parlato l'attrice toscana Sara Bosi, nel cast del film di Ferzan Ozpetek 'Diamanti' e nello spettacolo "Magnifica Presenza", adesso a teatro.
L'intervista a Sara Bosi
"Tutto parte da un fortissimo amore. Fin da piccola ho sempre amato profondamente questo mondo, questa professione, questo mestiere. È stato un amore puro, innato, che però, a un certo punto, ha dovuto fare i conti con un cambiamento di prospettiva: iniziare a pensare e a credere che questa passione potesse diventare un lavoro. Questo passaggio è stato fondamentale, ma non semplice. Quando la recitazione era per me solo un hobby, riusciva sempre e soltanto a farmi stare bene. Era un mondo fatto di leggerezza e gioia.
Con il tempo, però, ho scoperto che fare di questa passione una professione significa anche affrontare delusioni, difficoltà, momenti di tristezza e di pesantezza. In un certo senso, ho dovuto inquinare quell'amore puro che avevo all’inizio, accettando compromessi e nuove sfide. Eppure, per me ne vale ancora la pena".
Il percorso di formazione
"Ricordo con piacere i miei inizi, quando tutto era ancora mosso da una passione genuina. Una delle esperienze che mi piace richiamare alla memoria è stata la formazione teatrale presso Calenzano Teatro Formazione, sotto la guida di Stefano Massini. Anche se si trattava di un contesto amatoriale, è stata un’esperienza fondamentale. Stefano Massini e altri professionisti che ho avuto la fortuna di incontrare mi hanno dato tanto.
Questa esperienza è stata cruciale, perché senza di essa probabilmente non sarei riuscita a fare quello "scarto" necessario per passare a un contesto più professionale. La formazione ricevuta mi ha permesso di presentarmi preparata ai provini e, soprattutto, di entrare all'Oltrarno, l'accademia diretta da Francesco Favino"
Di seguito potete recuperare la prima parte dell'intervista:
L'esperienza in 'Diamanti', nuovo film di Ferzan Ozpetek
"Ferzan è un regista straordinariamente istintivo. Ha un fiuto quasi animale per riconoscere ciò che funziona e ciò che non funziona. È abile nello scartare, in maniera del tutto naturale, le idee o le situazioni che non ritiene valide, senza restare legato a preconcetti. Questa flessibilità è una delle sue qualità principali: non si accanisce su qualcosa solo perché inizialmente pensava fosse giusto; se capisce che non funziona, lo lascia andare senza esitazione.
D’altro canto, ha un grandissimo intuito per cogliere quelle dinamiche e quelle situazioni che invece funzionano, e su quelle si concentra con grande determinazione. La sua ricerca si muove sempre verso la verità, verso ciò che è autentico. Questo, però, non significa necessariamente perseguire uno stile recitativo naturalistico. Per lui, la verità è costruire uno spaccato di vita verosimile, qualcosa che sia credibile e profondamente umano.
Un altro aspetto che caratterizza il suo lavoro è l’attenzione ai rapporti intensi e coinvolgenti tra i personaggi, in particolare alle dinamiche che riguardano le donne. Le donne, infatti, sono spesso le vere protagoniste delle sue storie: personaggi sfaccettati, complessi e incredibilmente forti. Ferzan racconta questi mondi con uno sguardo che ne esalta la tenacia e l’umanità, creando un universo fatto di emozioni potenti e storie che arrivano dritto al cuore"
Di seguito la seconda parte dell'intervista relativa al film 'Diamanti':
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