
Si intrufola negli spogliatoi e ruba borsoni e cellulari. Tradito dai segnali gps, viene arrestato ma a Sollicciano non c'è posto
Furto negli spogliatoi del PalaGilardetti di Castelfiorentino durante una partita, ma il ladro è stato arrestato grazie alla geolocalizzazione dei telefoni rubati e ha aggredito gli agenti della municipale.
Un 26enne di origini extracomunitarie si è intrufolato nel palazzetto e ha rubato i borsoni e un cellulare dei ragazzi mentre si svolgeva l'incontro tra l'Abc Castelfiorentino e la Valdelsa Basket. È avvenuto sabato 11 gennaio, durante la partita under 13 tra Abc e Valdelsa. Intorno alle 16:20, durante l'intervallo, i ragazzi hanno notato che qualcuno si era introdotto negli spogliatoi e aveva rubato oggetti di valore. Grazie alla geolocalizzazione, i ragazzi e i genitori sono riusciti a seguire il ladro fino alla stazione, dove una pattuglia della polizia municipale, impegnata in altri controlli, è intervenuta.
Quando il ladro ha sentito squillare uno dei cellulari rubati, sentendosi in trappoli ha tentato di fuggire correndo lungo i binari, ma gli agenti, con l'aiuto di un passante, lo hanno bloccato. Durante l'arresto, il 26enne ha reagito violentemente, colpendo gli agenti con calci e pugni provocando loro ferite che richiederanno una settimana di cure ospedaliere. Gli oggetti rubati sono stati restituiti ai ragazzi e il ladro è stato arrestato, anche se poi sarebbe stato rimesso in libertà, come ha criticato sui suoi profili social la sindaca Francesca Giannì.
Da quanto appreso sarebbero stati trovati nelle disponibilità del 26enne anche alcuni degli oggetti rubati alcuni giorni fa dal vicino PalaBetti. Sarebbero ormai mesi che le due strutture sportive del comune sarebbero nel mirino dei ladri che, durante le partite o di notte, si intrufolano nella struttura per rubare quel che trovano.
Il sindaco: "Arrestato, ma esce per sovraffollamento Sollicciano"
La sindaco di Castelfiorentino è intervenuta sui suoi profili social sottolineando che "l'operazione della Polizia Municipale è stata impeccabile, ma ancora una volta si dimostra un sistema che si rifiuta di supportare i Comuni nella lotta alla legalità. I nostri due agenti sono tornati a casa con un referto del pronto soccorso, non potendo tuttavia assicurare la detenzione in cella del soggetto a causa del sovraffollamento di Sollicciano. Senza una politica carceraria nazionale adeguata, - prosegue Giannì- le nostre azioni sul territorio sono vanificate. Lo Stato deve garantire una risposta coerente o si perde sia la possibilità, quantomeno auspicabile, di rieducare il soggetto che si macchia di reati, sia la fiducia della gente e di chi lavora per garantire la sicurezza nel sistema di lotta per la legalità".
Sull'argomento è intervenuta anche la capogruppo della Lega Susi Giglioli secondo cui il sovraffollamento sarebbe dovuto "all'accoglienza indiscriminata e integrazione fallimentare", criticando più in generale le politiche della sicurezza portate avanti dal centrosinistra negli ultimi anni.
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